Seguici sui social
Acqua del rubinetto

Attualità

Acqua, il Comune risparmierà quasi 400.000 euro per un debito nei confronti del Tre Sorgenti

L’amministrazione comunale di Licata ha ottenuto uno “sconto” dal Tre Sorgenti, che sfiora i 400.000 euro, rispetto ad un credito superiore a due milioni di euro che l’ente acquedottistico vanta nei confronti del Comune.

“Lo scorso 27 dicembre il Consorzio delle Tre Sorgenti di Canicattì – si legge in una documento – ha indirizzato una nota al Comune di Licata con la quale invita l’Ente a versare ben 2.365.847,65 euro per debiti relativi agli anni compresi tra il 2004 ed il 2012. Si tratta di somme che il Comune di Licata, nella qualità di socio del Tre Sorgenti, avrebbe dovuto versare per gli 8 anni indicati nella richiesta di pagamento arretrato. Debiti contratti dal Comune di Licata in un periodo ben precedente rispetto all’amministrazione del sindaco Giuseppe Galanti, in carica dal mese di giugno del 2018”.

“L’amministrazione comunale di Licata – si legge ancora nel documento – si è attivata subito per far fronte al debito, chiedendo però una riduzione e la possibilità di rateizzare il pagamento. Risultato ottenuto due giorni fa quando, nel corso di una riunione al Tre Sorgenti, alla quale in rappresentanza del sindaco Galanti ha partecipato il vice sindaco Antonio Montana, è stata trovata un’intesa che consentirà al Comune di risparmiare ben 360.892,21 euro e di saldare il debito in 12 anni, con due rate all’anno, una ogni sei mesi”.

Sono stati resi noti anche i termini dell’accordo raggiunto

“Il debito del Comune di Licata nei confronti del Consorzio delle Tre Sorgenti, relativo al periodo compreso tra il 2004 ed il 2012, era pari a 2.365.847,65 euro. L’amministrazione comunale di Licata, con il vice sindaco Montana, ha ottenuto – si conclude la nota – uno “sconto” del 25,30 % sugli oneri di gestione, perciò pagherà 360.892,21 euro in meno rispetto alla somma complessiva. Al Tre Sorgenti, dunque, il Comune liquiderà 2.004.955,44 euro. Il Comune di Licata, inoltre, ha ottenuto la possibilità di “spalmare” il debito in 12 anni, con due rate annuali: una da liquidare il 30 giugno e l’altra il 31 dicembre”.

 

Pubblicità

Di più in Attualità