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Acqua, Cittadinanzattiva: “Registriamo un aumento del costo del servizio”
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Redazione
“A cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva è stato presentato il XIX Rapporto sul servizio idrico integrato nel corso dell’evento “ Cara acqua, una risorsa da tutelare e risparmiare” in occasione della giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo”.
Lo ha annunciato Maria Grazia Cimino, responsabile territoriale di Cittadinanzattiva.
“Sono state prese in esame – scrive – le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nell’anno 2023 con riferimento ad una famiglia tipo composta da tre persone e con un consumo annuo di 182 metri cubi. La Toscana è la regione più costosa, il Molise la più economica. Oltre che tra le regioni, evidenti differenze di spesa continuano ad esistere anche all’interno degli stessi territori. Sono stati analizzati i dati sulla dispersione idrica, il bonus sociale idrico e particolare interesse ha rivestito l’indagine sulle abitudini degli italiani sulla conoscenza, percezioni e comportamenti di consumo dell’acqua frutto di una consultazione che ha interessato 3355 cittadini, in particolare emerge che i cittadini sono poco consapevoli del proprio livello di consumo, visto che dichiarano di usare quotidianamente 62 litri di acqua, molto al di sotto del consumo medio ad abitante indicato da Istat in circa 215 litri al giorno”.
“Quasi uno su tre non conosce il proprio fornitore del servizio idrico e oltre il 37% ritiene la bolletta troppo alta. Il 43% non conosce il bonus sociale e il 62% quello integrativo – aggiunge Maria Grazia Cimino -messo eventualmente a disposizione dal proprio comune di residenza. Inoltre, quasi l’80% vorrebbe ricevere informazioni circa l’impronta idrica dei prodotti che acquista, al fine di poter compiere scelte più responsabili. Emerge che oltre il 90% si dichiara attento a non sprecare acqua, e lo fa essenzialmente preferendo la doccia al bagno, e utilizzando gli elettrodomestici a pieno carico. Circa la metà dei cittadini intervistati non beve regolarmente acqua di rubinetto e, sebbene la metà dichiari di avere a disposizione nel proprio Comune le cosiddette Case dell’acqua, quasi il 40% afferma di non aver mai fatto rifornimento presso le stesse”.
“Un cittadino su due ritiene insufficienti – scrive ancora Cittadinanzattiva -le informazioni a disposizione sulla qualità dell’acqua di rubinetto e nella stessa percentuale vorrebbe riceverne di più puntuali al riguardo attraverso la bolletta. Per chi acquista prevalentemente quella in bottiglia, la spesa media mensile è fra i 20-25 euro a famiglia. Il 45% ritiene più sicura e controllata l’acqua in bottiglia, percentuale che sale al 57% nel Sud e nelle Isole, dove tra l’altro uno su quattro dichiara che nel proprio comune sono state emesse ordinanze di non potabilità”.
“Anche quest’anno registriamo un ulteriore incremento dei costi sostenuti dalle famiglie per il servizio idrico e, a fronte di ciò, torniamo a sottolineare la necessità di rafforzare gli strumenti a supporto delle fasce più deboli della popolazione, ampliando la platea degli aventi diritto al bonus sociale idrico e la diffusione dei bonus integrativi previsti da un numero ancora limitato di territori”: il commento di Cittadinanzattiva-Rete politiche dei consumatori.”
Per informazioni e segnalazioni su bollette idriche, conguagli, scarsa qualità dell’acqua o disservizi nella fornitura del servizio, Cittadinanzattiva mette a disposizione dei cittadini il numero di telefono 0636718040, attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17; attivo anche S.U.S.I. – Sistema Unico di Supporto Intelligente – disponibile sulla homepage www.cittadinanzattiva.it.Per completezza di informazione è possibile scaricare il Rapporto dal nostro sito” .
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