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Davide La Giglia

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Abusivismo edilizio, La Giglia: “Dichiarazione di pubblica utilità ove consentito”

“L’amministrazione comunale, laddove la legge lo consenta, avvierà le procedure per la dichiarazione di pubblica utilità degli immobili acquisiti al patrimonio dell’ente, per destinarli a servizi rivolti alla città”.

Ad annunciarlo è stato Davide La Giglia assessore comunale all’Urbanistica.

“Un’altra strada che si vuole percorrere – aggiunge La Giglia – nasce dall’ultimo condono edilizio 2003 ed attiene agli edifici che si trovano nelle condizioni di “inedificabilità relativa” che, sulla base di evidenze riscontrate e contenute in chiarimenti di prassi, potrebbero essere oggetto di riesame con esiti, si ritiene, favorevoli. Più precisamente si tratta di casi che, qualora fossero riesaminati alla luce dei nuovi orientamenti, potrebbero essere verosimilmente accolti. E’ convinzione di questa amministrazione – convinzione avallata soprattutto da due architetti paesaggisti pianificatori presenti in giunta – che l’abbattimento indiscriminato non é – sono ancora le parole di La Giglia – la soluzione al problema, perchè non é funzionale ad una riqualificazione delle coste, ma semplicemente ad una pedissequa attuazione della legge, che applicata a distanza di trent’anni viene percepita dalla popolazione licatese come una vessazione. Con forza, chiediamo ai competenti organi che questo fenomeno venga prima esaminato, studiato e successivamente affrontato con strumenti che ci permettano di capire cosa va demolito e cosa va recuperato. Nel frattempo al sindaco e all’amministrazione comunale non resta che continuare ad agire nel rispetto delle leggi in vigore e delle sentenze giudiziarie di cui l’amministrazione è in possesso”.

“A nessuno può essere consentito, in questo particolare momento storico, di fare demagogia. Ripeto, e ricordo a chi demagogicamente sta cercando di cavalcare la tigre sulle spalle della gente, agendo senza scrupoli, per mero interesse politico, con delle dichiarazioni che possono soltanto fare male, che già costruire legalmente anche a ridosso del mare è possibile – conclude l’assessore all’Urbanistica -con le procedure previste dalla legge ed il rispetto delle norme derogatorie. Costruire abusivamente, violando le leggi e pretendere poi altre sanatorie impossibili non è invece consentito”.

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