A Milano si è appena conclusa “Golosaria 2018”, evento nazionale organizzato da Paolo Massobrio e Marco Gatti giunto alla tredicesima edizione.
Evento dedicato al food ed al vino, con ben 200 espositori al MiCo (Milano Congressi) e con le aziende siciliane che ancora una volta si sono fatte valere.
Tante le eccellenze isolane presenti alla tre giorni milanese: case vinicole, pasticcerie, aziende agricole, birrifici e, nella sezione cibo da strada, non sono mancati i palermitani che offrivano stigghiole e panelle.
Massobrio e Gatti hanno selezionato, e premiato, 40 vini di aziende piccole o piccolissime giunte da ogni parte d’Italia. Il riconoscimento Top Hundred – Fuori di Top è andato anche al Cerasuolo di Vittoria Docg 2015 di Tenuta Bastonaca di Vittoria.
“Siamo davvero felici di questo ulteriore premio attribuito alla nostra azienda ed in particolare al Cerasuolo di Vittoria, vino austero dalla grande versatilità – affermano i titolari di Bastonaca, Giovanni Calcaterra e Silvana Raniolo -. Una gioia che vogliamo condividere con tutti coloro i quali lavorano nella nostra azienda ed in particolare con il nostro enologo, Carlo Ferrini, che segue meticolosamente tutta la produzione”.
Tra le eccellenze siciliane, i visitatori di Golosaria 2018, hanno apprezzato particolarmente “Orange Moon”, fette di arancia candite, ricoperte di puro cioccolato, offerte dall’azienda di Barcellona Pozzo di Gotto Canditfrucht spa. “Un accostamento di gusti intensi che si sposano – scrive l’azienda descrivendo il prodotto – per creare un piacere unico al palato e alla vista”. Le abbiamo assaggiate e non si può non essere d’accordo con loro.
La nota pasticceria Fiasconaro, di Castelbuono, ha presentato a Golosaria la novità del Natale 2018: il panettone “con piccole gemme candite di frutta colorata e una spolverata di zafferano”, firmato dal primo pasticcere Nicola Fiasconaro e griffato da Dolce&Gabbana. Il panettone viene presentato in una scatola di latta decorata con i motivi che richiamano il carretto siciliano e l’Opera dei Pupi. L’assaggio è godimento puro.
Avete mai visto un cannolo – papillon? Beh, a Golosariao c’era, ancora una volta firmato da un siciliano: il pasticcere Giuseppe Blando, che a Pioltello (nel milanese) da poco ha aperto “La boutique del Cannolo” e quest’anno alla manifestazione è stato accompagnato dallo chef Giuseppe Triolo di Trapani. E’ la forma, oltre al gusto, del cannolo di Blando a sorprendere: un papillon, volendo si può pure indossarlo.
Bella la presentazione di “Ammu – cannoli espressi siciliani”, azienda presente a Milano e Roma, che a Golosaria si è presentata con la tradizionale “lapa” trasformata in pasticceria.
Sul fronte beverage ha attirato l’attenzione di molti il birrificio Chinaschi di Salemi, nel trapanese. Birrificio giovane, di qualità, molto cresciuto negli ultimi anni.
Ma, ovviamente, non c’era solo la Sicilia a Golosaria 2018.
Imperdibili, per esempio, le bruschette con verdure di stagione offerte dai calabresi di Bottega Barbieri. Dal Pollino a Milano per presentare conserve, marmellate, legumi che raccontano il territorio calabrese.
Tantissime le eccellenze in campo caseario, giunte da ogni parte d’Italia, che hanno arricchito la sezione FormaggItalia della manifestazione.
E poi, oltre ai produttori di eccellenze enogastronomiche, alla tre giorni milanese sono state presentate anche le esperienze di alcuni Comuni italiani. Molto interessante, per esempio, lo stand del Civico Museo di Scienze Naturali di Voghera, che “divulga – sono le parole dell’assessore del Comune che con grande entusiasmo racconta l’esperienza – la memoria paleontologica e naturalistica del territorio”. Certamente da copiare l’esperienza del Sistema Museale dell’Oltrepò che, grazie al “Museobus” “porta i beni materiali e immateriali del territorio oltrepadano a fiere e manifestazioni”.
Beh, insomma, lo avrete capito: Golosaria 2018 ci è piaciuta. Se volete, cercate i prossimi appuntamenti in giro per l’Italia e non perdetevi questa manifestazione.
[ngg src=”galleries” ids=”256″ display=”basic_thumbnail”]
