Attualità
Sbarco di Poggio di Guardia, quasi certamente c’è una “nave madre” al largo di Licata
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Scritto da
Angelo Augusto
Per la guardia costiera, che guidata dal tenente di vascello Giuseppe Maggio ha eseguito subito il sopralluogo a Poggio di Guardia ed esteso i controlli per almeno 8 miglia, esistono pochi dubbi sul fatto che i migranti giunti all’alba di oggi sulla spiaggia siano sbarcati da una “nave madre” ormeggiata al largo della costa licatese. La lancia di appena 6 metri non avrebbe potuto attraversare il Canale di Sicilia, partendo dalle coste tunisine o libiche, per arrivare fino alla Sicilia.
E’ questa, dunque, la pista battuta nelle indagini subito avviate dal Circomare cittadino. Secondo i militari sul piccolo natante c’erano almeno 20 immigrati i quali, una volta messo piede a terra, si sono dileguati. Sulla barca non sono stati trovati documenti o indumenti, stessa cosa sulla sabbia. A pochi metri dalla riva c’erano delle monete in euro, segno che lo sbarco era organizzato nei minimi dettagli. Evidentemente i soldi servivano ai migranti per acquistare il biglietto per l’autobus o il treno che gli avrebbero consentito di lasciare la Sicilia. Ammesso che sulla battigia non ci fosse qualcuno pronto ad attenderli, per trasferirli altrove.
La lancia, in buone condizioni e con le iscrizioni arabe sulla poppa, era dotata di due piccoli motori fuoribordo, uno per la breve traversata e l’altro da utilizzare nel caso in cui il primo si fosse guastato.
L’imbarcazione è stata sequestrata dalla guardia costiera e sarà trasferita in un’area del porto commerciale. Con quello di stamani sono tre gli sbarchi “fantasma” registrati a Licata nell’ultimo mese.