Politica
Mozione di sfiducia al sindaco Cambiano, parlano i 16: “Chi non la vota in aula è complice”
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Scritto da
Angelo Augusto
“In un’estate torrida, che riesce ad affievolire ogni impeto tranne la voglia di andare al mare, Licata, attraverso il consiglio comunale, è chiamata ad una scelta obbligata: mettere punto ad una amministrazione fallimentare. L’amministrazione di Angelo Cambiano, che in due anni non ha prodotto nulla, se non chiacchere e polemiche”.
A sostenerlo, in un lungo documento, sono i 16 consiglieri di opposizione che martedì hanno presentato la mozione di sfiducia al primo cittadino “Il suo fallimento – aggiungono – è sotto gli occhi di tutti e nulla ha a che vedere con il capitolo demolizioni, una responsabilità di fronte alla quale il sindaco difficilmente poteva tirarsi indietro. Su questo fronte, al contrario, ci preme riconfermare la piena solidarietà a Cambiano, al quale non mancherà il nostro pieno sostegno anche fuori dal contesto istituzionale”.
“I perchè della sfiducia – secondo i sedici – sono molteplici ed hanno origine nell’atteggiamento di Cambiano immediatamente successivo alla sua elezione. Da rappresentante di un gruppo, Angelo Cambiano, si è trasformato in uomo solo al comando escludendo chiunque dal processo decisionale, se non “Yes Men” disposti a subire la sua ira e i suoi diktat. Queste non sono illazioni, ma le verità racchiuse nei comunicati dei ben nove assessori che hanno abbandonato Cambiano nel suo percorso (Gagliano, Licata d’Andrea, Triglia, Sambito, Xerra, Montana, Ripellino, Damanti, Scozzari). Un assessore ogni due mesi, un’anomalia sotto gli occhi di tutti capace di destabilizzare qualsiasi percorso amministrativo”.
Secondo i 16 dell’opposizione “il consiglio comunale è stato continuamente mortificato sia dalle sue parole, ma anche dalle scelte del sindaco che con puntualità svizzera ha sottoposto all’organo elettivo le proposte di delibera della maggior parte dei consiglieri sempre oltre i termini consentiti dalla legge. Una tra tutte quella sull’esternalizzazione del servizio rifiuti. Scelta scellerata questa da parte di Cambiano, che ancora oggi ci costringe a dover pagare un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti totalmente fallimentare. Nessun segnale di uscita dalla Dedalo (annunciata, ma mai attutata), nessun cenno di raccolta differenziata ma solamente il continuo ritardo nel servizio di raccolta ed un continuo accumularsi di piramidi di rifiuti pronte per accogliere i nostri turisti. Possibile far peggio? Appare difficile. Senza contare i ritardi della macchina amministrativa comunale, nonchè l’incapacità di proteggere i bisogni dei nostri malati, dato che l’ospedale pare avviato verso la chiusura”.
I 16 consiglieri comunali ritengono che “un commissario, traghettatore verso un’elezione che si spera possa dare un’amministrazione solida alla città assente da più di 10 anni, quantomeno potrebbe concentrarsi di più sull’ordinaria amministrazione piuttosto che incaponirsi e intestardirsi sulle proprie idee contro tutto e tutti”. “Cosa farà – si chiedono i rappresentanti dell’opposizione – il gruppo di Peppe Federico, candidato alle regionali, continuerà a fare opposizione sostenendo il sindaco (una contraddizione in termini) o avrà il coraggio di votare la sfiducia? In merito tutto tace. Infine, non possiamo non dare una prospettiva del futuro dopo Cambiano. I nostri vecchi “amici” del Pd, che fino a ieri hanno condiviso con noi orizzonti e progetti, oggi parlano di “sfiducia costruttiva”, ovvero che contenga in se l’alternativa. Bene l’alternativa per noi è insita nel gruppo e nel programma”.