Due tonni rossi da 120 chilogrammi, un pescespada sottomisura di 8 chilogrammi, un tonno alalunga dello stesso peso, 200 ricci di mare.
E’ ciò che i militari della guardia costiera di Licata, coordinati dal comandante, tenente di vascello Giuseppe Maggio, hanno sequestrato la notte scorsa ad un pescatore sportivo. E’ stata infatti eseguita un’operazione di controllo sulla filiera della pesca, con particolare riguardo alla tracciabilità del pescato.
“Il dipendente personale – scrive la guardia costiera – seguiva le operazioni di sbarco e successivamente il trasporto dello stesso in un magazzino dell’entroterra licatese. Alle prime luci dell’alba i militari di questo comando eseguivano il controllo ispettivo al magazzino, rilevando, oltre alle specie ittiche sopra citate, una cassa in legno contenente circa 200 ricci di mare, non tracciati. Si procedeva pertanto al sequestro del prodotto ittico rinvenuto, probabilmente destinato al commercio illegale abusivo, ed a seguito di visita sanitaria, il medico veterinario reperibile ne dichiarava l’idoneità al consumo umano: il pescato veniva quindi devoluto ad istituti di beneficienza locali, ad eccezione dei ricci di mare opportunamente smaltiti per dubbia provenienza”.
“Gli autori delle violazioni in materia di tracciabilità di prodotti ittici – si conclude il comunicato stampa – venivano sanzionati per un totale di 4.000 euro”.
(Foto guardia costiera Licata)
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