Attualità
Caltagirone: città tardo barocche del Val di Noto, nasce la Rete dei Festival
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Scritto da
Redazione
Nasce nel Distretto turistico del Sud-Est – direttore Paolo Patanè – la Rete dei Festival degli otto comuni – Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli – che costituiscono il sito patrimonio dell’umanità de “Le Città tardo barocche del Val di Noto” e che comprende pure i centri dell’area vasta del Sud – Est. Ecco il comunicato stampa:
“Il primo atto è stata la delibera con cui, lo scorso 24 ottobre, l’Unità operativa Unesco del sito, presieduta dal sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, ha affidato la realizzazione e il coordinamento a titolo gratuito della Rete a Simone Dei Pieri, giurista impegnato nel settore della comunicazione e direttore del Catania Book Festival. Il secondo momento sarà rappresentato da un’imminente riunione tecnica per mettere ulteriormente a punto obiettivi e strategie.
Hanno sinora aderito alla Rete i festival Sikelia e Bosco Colto di Caltagirone, il Catania Book Festival, il Mast Fest di Scicli e il Marzamemi Book Festival, ma molti altri hanno preannunciato la volontà di entrare a farne parte.
“In tempi brevi – informa Dei Pieri – coinvolgeremo tutte le realtà del territorio che possano dare il loro contributo e rendersi co-protagoniste dell’iniziativa. L’idea base è quella di far conoscere ciò che si fa in quest’area ed entrare in contatto con migliaia di persone. Lavoriamo a un calendario comune, che sarà portato nelle varie fiere internazionali e che contribuirà a dare una veste istituzionale a tanti eventi che già connotano le comunità di questo sito Unesco”.
“Con la Rete dei Festival – dichiara il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo, presidente dell’Unità operativa Unesco – intendiamo assicurare l’armonia dei calendari delle diverse manifestazioni e la loro reciproca promozione nelle diverse città, generando pure una massa critica che concorra ad attrarre finanziamenti sul territorio. Puntiamo inoltre a costruire una comunicazione, anche su scala nazionale e internazionale, che aiuti ad attrarre viaggiatori nelle comunità del Val di Noto”.
Negli intendimenti delle amministrazioni comunali del sito Unesco “Le Città tardo barocche del Val di Noto” il coordinamento delle attività si configura come “laboratorio per un più ampio coinvolgimento delle popolazioni e dei differenti target”. Inoltre, la formazione di una “cittadinanza Unesco” è tra i principali scopi del Piano di gestione del sito. Infine, come indicato nella delibera d’avvio dell’iniziativa, la Rete dei Festival può divenire strumento “per la realizzazione del già approvato format del <Val di Noto Lab – Officine di Cultura>, finalizzato alla valorizzazione dei patrimoni immateriali e ad ogni azione di coinvolgimenti delle comunità in uno spirito di concretizzazione della cittadinanza Unesco”.
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