Politica
Arresti per l’incendio di Omnia, il PD: “Servono Patti Educativi di Comunità”
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Scritto da
Redazione
Il PD di Licata torna a chiedere “la bonifica dell’area, accedendo alle risorse previste nel “fondo a favore dei comuni per sostenere le spese di progettazione relative all’attività di bonifica dei siti inquinati”.
Il riferimento è, ovviamente, all’area di Omnia, l’impianto di stoccaggio di rifiuti di contrada Bugiades dato alle fiamme alla fine dello scorso mese di gennaio.
La richiesta arriva all’indomani degli arresti dei presunti autori dell’incendio.
Ecco il testo integrale del comunicato stampa diffuso da Vincenzo Sica, segretario del PD di Licata.
“Il circolo del Partito Democratico di Licata si congratula con i Carabinieri ed i magistrati che, grazie al loro lavoro, sono riusciti ad individuare gli autori dell’incendio all’impianto dei rifiuti ingombranti Omnia di contrada Piano Bugiades dello scorso 20 gennaio, a Licata. Dalle dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Agrigento, a cui va tutto il nostro ringraziamento per il coordinamento del lavoro investigativo che ha portato alla scoperta di altri reati di grande allarme sociale, apprendiamo che probabilmente gli autori hanno agito, per somme irrisorie, su mandato di altre persone ancora ignote. Ci auguriamo che presto si giunga anche all’individuazione dei mandanti, responsabili di un atto così grave da mettere a serio rischio sia la salute dei licatesi che la salubrità dell’ambiente. Questo è il motivo per cui chiediamo, ancora una volta, con forza, che venga effettuata la bonifica dell’area accedendo alle risorse previste nel “fondo a favore dei comuni per sostenere le spese di progettazione relative all’attività di bonifica dei siti inquinati”, istituito presso il Dipartimento Regionale acqua e rifiuti ed approvato con l’art. 9 del DDL 771/A nella scorsa finanziaria regionale di Luglio 2024. Riteniamo, infatti, che i rifiuti combusti lasciati nell’ambiente rappresentano ancora oggi, ed a maggior ragione con l’avvicinarsi della stagione delle piogge, un costante pericolo per l’ambiente e la salute. Ritornando alle indagini degli inquirenti, emergere un tessuto sociale estremamente degradato ed un preoccupante clima di omertà e sfiducia nello Stato su cui tutte le istituzioni locali, insieme alla società civile, politica e religiosa siamo chiamati, non solo ad interrogarci, ma a collaborare fattivamente per evitare che la parte sana della società, nell’indifferenza, sia ulteriormente minacciata e prevaricata dal venir meno del senso civico. Anche per questo il lavoro delle forze dell’ordine è quanto mai prezioso, ma non può sostituire l’azione educativa e di contrasto degli altri corpi sociali, a partire dalla scuola. In questo senso rilanciamo l’idea della costituzione dei “Patti educativi di comunità” quale strumento di emancipazione culturale e sociale. Inoltre, pur riconoscendo il valore fondamentale del garantismo in uno Stato di diritto, vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà alla riforma della giustizia targata Nordio e portata avanti da questo governo che sembra finalizzata a limitare l’azione della magistratura in tema di intercettazioni, puntando più che a scoprire la verità dei fatti, a consentire che, scaduti i termini di legge, gli imputati la facciano franca”.
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