Storie
Conseguenze politiche del terremoto del 1693: anche Licata in uno studio internazionale
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Scritto da
Angelo Augusto
“I disastri naturali possono avere conseguenze politiche a lungo termine?”. E’ la domanda che si pone un progetto curato da Leonardo Baccini (nella foto), docente di Scienze Politiche alla Mcgill University di Montreal, per conto della London School of Economics di Londra in Inghilterra e (McGill University), Università di Montreal in Canada, insieme a Paola Giuliano dell’Università di Los Angeles, e Shanker Satyanath dell’Università di New York. La raccolta dati in Sicilia è stata curata dall’assistente alla ricerca Salvatore Spica.
“Usando l’incidenza di un disastro naturale, il terremoto catastrofico del 1693, si esamina la relazione – si legge in una nota – tra episodi passati di proto-democratizzazione e supporto contemporaneo di democrazia in Sicilia”.
Al progetto ha collaborato anche Angelo Mazzerbo, dipendente della biblioteca comunale “Luigi Vitali” di Licata e curatore del Fondo librario antico, con una ricerca che è durata ben 9 mesi. Mazzerbo ha cercato notizie e trascritto antiche carte del Comune di Licata. Il docente Baccini lo ha ringraziato per il lavoro svolto ed ha inviato al Comune, affinchè la giri all’autore della ricerca, una nota d’encomio. Obiettivo del progetto è quello di dimostrare, usando i dati raccolti presso l’Archivio di Stato di Palermo e negli archivi storici delle città demaniali della Sicilia (tra cui Licata), che le città colpite dai terremoti, successivamente hanno avuto esperienza di un’apertura sostanziale di partecipazione politica alla non – elite nei consigli delle città.
“L’ampliamento della partecipazione politica – si legge in una nota – prese l’avvio dal vuoto di potere dovuto alla morte di molte famiglie aristocratiche e al bisogno di risorse per ricostruire le città colpite dai terremoti. Si intende dimostrare che la variazione di incidenza del supporto democratico nelle istituzioni, dell’era post seconda guerra mondiale, è correlata in modo significativo all’evento del terremoto del 1693”.