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Precari, controreplica di 10 consiglieri comunali: “Siamo sempre stati al fianco dei contrattisti”

“Invitiamo il contrattista  a leggere integralmente il documento così come protocollato, prima di sparare a zero senza avere, forse, inteso cosa abbiamo chiesto all’amministrazione”.

Lo scrivono i 10 consiglieri comunali di opposizione che nei giorni scorsi erano intervenuti sullo staff del sindaco Angelo Cambiano, rilevando che era costituito esclusivamente da precari, controreplicando al contrattista che ieri aveva diffuso una nota per replicare alla loro presa di posizione.

“Il nostro augurio – scrivono Violetta Callea, Antonietta Grillo, Laura Termini, Giuseppe Russotto, Calogero Scrimali, Piera Di Franco, Antonio Terranova, Antonio Vincenti, Anna Triglia e Pietro Munda – è  la stabilizzazione dei precari e di certo non la mortificazione con qualche ora aggiuntiva nelle ore diurne per arrotondare lo stipendio, che può  rischiare di creare  disparità tra i lavoratori  se non è imparziale e se non coinvolge tutti precari. Avremmo preferito vedere integrare anche solo di un’ora il contratto dei precari, ma per tutti i precari del Comune”.

“Relativamente all’Ufficio di Presidenza del consiglio, facciamo notare che i consigli comunali si svolgono nelle ore serali e non diurne e che pertanto gli straordinari pagati alla contrattista – aggiunge l’opposizione – in forza all’ufficio da decenni, dovrebbero comunque essere pagati anche a un’unità a tempo pieno”.

“Quello che forse non sa il contrattista – concludono i 10 consiglieri di opposizione – è che noi conosciamo bene la situazione dei lavoratori  all’interno dell’ente e dei contrattisti, anche perché oltre a essere consiglieri con largo potere di sindacato  ispettivo, abbiamo anche noi  parenti  che sono contrattisti del Comune e su più fronti. Si ricorda il contrattista che non poche volte ci siamo trovati al loro fiano – anche negli anni appena trascorsi – anche con consigli comunali ad oltranza – nelle tante battaglie che – con  scadenza oramai periodica – ci troviamo a condividere  per la dignità del vostro  lavoro?”.

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