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Operata in Ortopedia e poi assistita in Fisitatria, Giuseppina Incorvaia: “Eccellenze assolute”
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Scritto da
Redazione
Arrivano nuove soddisfazioni per i medici dei reparti di Ortopedia e Fisiatria del San Giacomo d’Altopasso di Licata.
Giuseppina Incorvaia, segretaria nazionale di Toponomastica Femminile, dopo essere stata operata nell’ospedale di Licata ed avere trascorso un lungo periodo di degenza post operatoria, è tornata a casa. Ha preso carta e penna per scrivere alla nostra redazione una lettera con la quale ringrazia i medici e tutto il personale sanitario dei due reparti.
Ecco la missiva:
“Repetita iuvant, giacchè altre e altri pazienti mi hanno preceduta nel riferire l’esperienza altamente positiva presso il presidio ospedaliero San Giacomo d’Altopasso di Licata, dove sono stata ricoverata, 7 giorni in ortopedia, per un intervento di protesi all’anca e, più di un mese in Fisiatria, per la riabilitazione.
L’intervento, eseguito dal primario di Ortopedia dott. Alberto Rapisarda, è andato benissimo e la degenza post operatoria, in un ambiente pulito, tranquillo e molto ben organizzato, è stata curata in modo impeccabile dal personale infermieristico del reparto, che segue i pazienti con dedizione, competenza e grande sensibilità, collaborato dal personale OSS, sempre disponibile e attento alle richieste dell’utenza.
Trasferita in Fisiatria per la riabilitazione, vi ho trovato un ambiente altrettanto accogliente e professionale. Il primario dott. Angelo Gambino e i medici che lo collaborano si dedicano ai pazienti con grande attenzione e professionalità: la costante presenza e il supporto psicologico sono stati fondamentali per affrontare il percorso non semplice della riabilitazione, i cui risultati sono stati possibili grazie al lavoro di fisioterapiste e fisioterapisti, veri angeli custodi che con infinita pazienza, gesti sicuri e parole rassicuranti mi hanno accompagnata verso la guarigione
Insomma è stata un’esperienza altamente positiva sia in Ortopedia che in Fisiatria.
Tuttavia, l’ombra della carenza di personale medico incombe su entrambi i reparti. In Ortopedia sono solo in due chirurghi a operare, il primario e un altro medico ortopedico, gravati da turni pesanti e da una responsabilità immensa. In Fisiatria, solo due medici e il primario si occupano di un numero elevato di pazienti e di una turnazione continua nei ricoveri.
È superfluo dire che in queste condizioni, soprattutto in Ortopedia, i medici sono costretti a lavorare sotto pressione, con inevitabili rinvii degli interventi chirurgici, ritardi nei ricoveri, con il peso di grosse responsabilità e con il rischio della salute dei cittadini che, nel momento del bisogno, potrebbero trovarsi senza la necessaria assistenza.
Ma il problema della grave carenza di medici in Italia è noto a tutti: frutto di scelte politiche sbagliate, da anni ormai grava pesantemente sul personale e sui pazienti e rappresenta un’emergenza che richiede soluzioni immediate e concrete, a cominciare dalle assurde modalità di reclutamento che non tengono conto né del merito né della reale vocazione dei giovani studenti.
I reparti di Ortopedia e Fisiatria dell’’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata sono un esempio di come la dedizione e la professionalità possano supplire alle carenze strutturali e organizzative, ma non si può continuare a chiedere ai medici e al personale infermieristico di fare miracoli. Servono un cambio di passo e una svolta decisa per dare a ospedali come il nostro a Licata il futuro che meritano, un piano di rilancio della sanità siciliana che preveda un aumento del numero di medici e un sistema di selezione più efficace.
La mia esperienza è stata emblematica di questa situazione di contraddizione. Da un lato, l’eccellenza delle cure ricevute; dall’altro, il rischio che questa eccellenza venga compromessa a causa della carenza di personale medico. È un problema MOLTO SERIO che non possiamo più ignorare”.
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