Tra controverse decisioni arbitrali pur senza mai soffrire, il Licata s’impone per 2-0 sul Ragusa e conquista aritmeticamente la salvezza. Decisiva la doppietta di Rotulo, uno dei trascinatori della squadra di Romano, oggi assente, ma sicuramente gratificato dall’ottima prestazione dei suoi uomini.
Primi venti minuti di grande equilibrio, poi al 23’ sblocca il risultato il Licata: l’azione si sviluppa lungo l’out di sinistra con Currò che scodella in mezzo il pallone che, deviato da Freddi, diventa buono per Rotulo il cui destro al volo si insacca all’angolino.
Gli ospiti provano a reagire dopo due minuti col colpo di testa di Mbaye del tutto innocuo per Valenti. Particolarmente ispirato, Rotulo ci riprova al 28’ con una botta di sinistro dal limite facilmente bloccata dall’estremo difensore ibleo.
È il preludio alla doppietta del numero 10 licatese che arriva il minuto successivo, quando, imbeccato da Haberkon, fulmina di destro Freddi siglando il raddoppio dei gialloblù.
Sulla scia del momento favorevole, i gialloblù continuano a spingere e sfiorano il gol del 3-0 col destro a giro di Minacori che, complice una sporcatura, sibila vicino al palo. Nel recupero del primo tempo Haberkon vince il duello con Porcaro, s’invola verso l’area di rigore ma al momento della conclusione viene steso dal difensore ibleo: per l’arbitro è punizione ma anziché espellere Porcaro per chiara occasione da gol lo grazia con un giallo.
Le polemiche non finiscono qui però perché il signore Ubaldi della sezione di Fermo decide di fischiare inspiegabilmente la fine del primo tempo proprio prima della battuta della punizione. Si chiude con il Licata avanti 2-0 ma in un clima infuocato un primo tempo ben giocato dai gialloblù.
A inizio ripresa, Minacori scarta il portiere e crossa dalla linea di fondo per Rotulo che non inquadra la porta col sinistro. Al 66’ ci prova Pedalino con un tiro di prima intenzione dal limite, fuori di poco.
Al 77’ spunto personale di un indemoniato Rotulo il cui destro si stampa sul palo, poi sul tap in vincente Minacori è in fuorigioco. Pedalino ha il piede caldo e impegna ancora Freddi con un siluro preciso e potente. Il Ragusa non crea mai i presupposti per il gol contro un Licata compatto e solido dietro. Nella parte finale di gara i gialloblù si limitano ad amministrare il vantaggio che certifica, al fischio finale, la permanenza dei gialloblù in Serie D anche per la prossima stagione.
Un’annata travagliata per gli uomini di Romano, condita da polemiche e contestazioni, ma nella quale alla fine l’obiettivo minimo della salvezza è stato centrato. Le ultime tre partite serviranno da rodaggio in vista della prossima stagione dove il Licata, dopo il lungo esilio al Saraceno, ci augura torni a giocare nel suo Dino Liotta.
Tabellino: Licata 2-0 Ragusa (22’, 29’ Rotulo)
Formazioni:
Licata (4-3-1-2): Valenti; Giannone, Calaiò, Orlando (dal 92’ Pino), Lanza; Currò (dal 70’ Di Fatta), Murgia, Pedalino; Rotulo; Haberkon, Minacori (dall’87’ Cappello). All. Licata (squalificato Romano).
Ragusa (3–5-2): Freddi; Mbaye, Porcaro, Manservigi (dal 60’ Romano); Vitelli (dal 45’ Oddo), Cess (dal 45’ Ejjaki), Garufi, Maltese, Guerriero; Tuccio (dal 45’ Reinero), Di Grazia (dall’80’ Gigante). All. Ignoffo.
Arbitro: Kristian Ubaldi di Fermo.
Ammoniti: Rotulo, Porcaro, Currò, Manservigi, Orlando