Interviste
Prima poliziotto, ora attore: il licatese Diego Cammilleri protagonista sul grande schermo
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Scritto da
Angelo Augusto
E’ nato a Licata 57 anni fa, da anni risiede a Vercelli e dopo avere fatto il poliziotto (ora è un sovrintendente della polizia di Stato in pensione) ha iniziato a coltivare la passione per il cinema. Ormai da tre anni recita in film per il grande schermo, fiction tv e spot pubblicitari. Finora piccoli ruoli, ma il sogno è quello di sfondare nel cinema.
Diego Cammilleri è un licatese doc, anche se da questa terra manca da molti anni, ma vi fa ritorno almeno una volta all’anno per trascorrervi brevi periodi e riabbracciare parenti e amici.
“Licata – conferma l’attore – è sempre nel mio cuore, appena posso scappo. Purtroppo per impegni familiari non sempre riesco a venire, ma almeno una volta all’anno cerco di tornare nella mia terra, se posso a maggio. Ad essere molto affezionato a Licata è anche mio padre, Giovanni, nato lì nel ’38, e che di recente è stato insignito con l’onorificenza di Maestro del lavoro”.
Come è iniziata la passione per il cinema?
“La mia passione per il mondo dello spettacolo – racconta Diego Cammilleri – inizia molto presto: all’età di otto anni ho partecipato all’ultima selezione a Bologna dello Zecchino d’oro, studiavo musica e canto. Poi per gravi motivi familiari ho dovuto abbandonare. Purtroppo è venuta a mancare mia mamma, Virginia Carlino, che sicuramente molti licatesi ricorderanno”.
Diego Cammilleri ha recitato in fiction come “La strada dritta”, “La grande famiglia”, “I Catturandi”, e film come “Il matrimonio del mio migliore amico”, o “Il paradiso delle signore”. Ha recitato in pubblicità della Mercedes, Fiat, Vodafone, Che banca, etc.
“I progetti nel cinema a breve – racconta l’attore – sono molti, ma quello che più mi preme è il film che verrà girato a Palermo sulla legalità, probabilmente a fine anno, dove io e il mio amico Alessandro Febo interpreteremo…..beh non posso dire nulla di più al momento”.
Tra i ruoli interpretati c’è uno a cui è particolarmente affezionato?
“La parte che ho interpretato – risponde Diego Cammilleri – e ne sono rimasto molto affascinato e il corto sulla storia di Raf Vallone, dove sono l’attore principale e voce narrante”.
Quando arriva a Licata in quale luogo torna sempre?
“Il luogo cui sono più legato è la chiesa di Sant’Angelo, e visto che sono un miracolato sono molto devoto al nostro patrono. Ricordo zone come la Playa, Fiume Vecchio, le fontanelle di via Palma. E, ovviamente, una volta a Licata non manca mai una visita ai miei parenti”.
Per concludere, tra i personaggi incontrati sui set, quali sono quelli che l’hanno colpita maggiormente?
“C’è – racconta l’attore licatese – una situazione, che ho vissuto sul set della fiction la Strada Dritta, che ricordo con piacere. Eravamo in pausa pranzo e gli attori affermati ritiravano il pasto in un catering e noi figurazioni da un’altra parte. Mentre parlavo con Ennio Fantastichini e Tony Sperandeo non mi accorsi che ero nella loro fila. Allora il cameriere mi invitò a spostarmi nella mia corsia, ma loro sono intervenuti dicendo che anche io facevo parte degli attori. Questa è la dimostrazione che due grandi attori, e miei idoli, sono di un’umiltà disarmante. Io li ringraziai e pranzai con loro come se fossimo dei vecchi amici. Saluto tutti i licatesi e ne approfitto per ringraziare la Pm management group production di Piero Melissano”.
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