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Diga San Giovanni, gli agricoltori licatesi: “A noi quell’acqua serve, e siamo pronti a scendere in piazza”
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Scritto da
Redazione
“Dietro l’acqua, dietro il suo approvvigionamento, dietro la sua canalizzazione c’è sempre stata una “guerra”. Qui, in Sicilia, in particolare nell’agrigentino, la sistematica mancanza di essa ha rappresentato una manna per molti. Una manna per chi deve promettere in cambio di qualcosa, una manna per il sistema malavitoso che lucra sullo stato di bisogno, una manna per il sistema legalizzato che sfrutta i cittadini neanche stesse portando nelle case petrolio”.
A scriverlo in una nota sono gli agricoltori licatesi riuniti nel gruppo “Coltivazione in serra, tunnel e campo aperto”.
“Allo stato di bisogno bisognerebbe sempre rispondere con lo Stato con la “S” maiuscola. Dove non c’è lo Stato – aggiungono gli agricoltori – non solo c’è sempre lo stato di bisogno ma c’è anche la criminalità organizzata. Per questi motivi la battaglia per l’acqua per il territorio di Licata non può e non deve essere la battaglia di qualche cittadino o di qualche agricoltore come lo scrivente. Dev’essere la battaglia di tutti i cittadini per l’acqua per uso domestico e di tutti gli agricoltori per l’acqua per uso irriguo”.
“In questi anni, di battaglie per l’acqua, ci siamo accorti che la nostra città soffre di isolamento storico nell’agrigentino. Tanto che sembrava assurda, in provincia, anche solo l’idea che potessimo azzardarci a chiedere l’ottenimento di un servizio indispensabile per cittadini ed agricoltori licatesi. Abbiamo fatto diversi passi avanti – aggiungono i produttori agricoli – ma, credetemi, è stato ed è un campo minato sul quale è facilissimo saltare in aria. Tanti i nemici ed ovunque: se il nemico forestiero potrebbe pure esser ipotizzabile quello in casa è una sconfitta per il genere umano. L’acqua non ha colore così come non deve avere colore politico il suo ottenimento. Tutte le forze politiche presenti in città sono chiamate a starci accanto in questo percorso. Un percorso che abbiamo deciso di percorrere senza alzare la voce seguendo rispettosamente tutti i canali istituzionali”.
“Presentando, in Regione, un progetto ingegneristico finanziato dai produttori agricoli, per la canalizzazione dalla Diga San Giovanni verso gli areali licatesi. Progetto che attualmente è in attesa di finanziamento e ci auguriamo – conclude il gruppo – che tutte le forze politiche presenti a Licata abbiano la forza di contare anche a Palermo. Il tempo delle chiacchiere è finito ed al minimo dietrofront siamo pronti a scendere in piazza e con noi ci sarà tutta la città”.
Gli agricoltori del gruppo hanno anche diffuso un grafico, che potetre vedere qui sotto, secondo il quale a gennaio la diga San Giovanni conteneva 9 milioni di metri cubi di acqua e la vicina diga Furore 2 milioni.
Ecco il grafico:
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