Calcio
“Quelli della B”, Giovanni Sorce: “Il Licata Calcio la mia gioia calcistica più grande”
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Scritto da
Redazione
Giovanni Sorce, tra i più giovani di quel gruppo promosso in B col Licata calcio, era un trequartista ma anche esterno nel tridente, uomo che, dalla cintola in avanti, poteva occupare diverse posizioni. Tecnica e visione di gioco, assist nelle corde e vizio per la rete.
Il suo tocco, è presente in svariati momenti chiave e del campionato di C1 vinto e del primo anno di serie B, in totale giocherà quattro stagioni in riva al Salso. Da protagonista assoluto, prima di passare nel 1990 al Parma in Serie A. Ha calcato campi di pregio e giocato con gente del calibro di Zola ( il più forte ci dirà con cui ha diviso lo spogliatoio) ma Licata rimane la sua esperienza calcistica più bella: “A Licata è stato tutto meraviglioso, quella promozione in serie B e poi la serie B stessa sono qualcosa di incredibile ancora oggi. Sicuramente la mia gioia calcistica più grande, certo ho giocato in serie A col Parma e vinto anche trofei europei ma la cavalcata in B col Licata resta unica, emozione enorme”.
Dopo la salvezza al suo anno d’arrivo in C1, segue il vittorioso campionato 87/88 con gare iconiche come il 3-0 alla Casertana con doppietta su rigore di Ciccio La Rosa, entrambi i tiri dal dischetto procurati proprio da Giovanni Sorce:
“Al campo Calogero Saporito quel 3-0 contro la Casertana rappresenta una gara cruciale, mi procurai i due rigori trasformati poi dal grande Ciccio La rosa, ero con lui e Pippo Romano, spesso nel trio d’attacco, io partivo da sinistra, dal lato opposto il capitano con al centro La Rosa”.
A Sassari contro la Torres, è di Sorce il gol dell’1-2 finale, un successo esterno che fortifica le ambizioni di vertice di quel Licata, “Sul campo della Torres vincemmo 2-1 con una mia rete che risultò decisiva per il risultato finale, una partita che ci diede ottima consapevolezza e che personalmente ricordo con estremo piacere”.
Sorce ricorda il capitano Romano come uomo simbolo, l’attuale allenatore del Licata in D, era una guida per i compagni, un leader carismatico: “Romano un grande capitano, oltre ad essere dotato tecnicamente, giocatore di livello, scaltro, capace, molto importante, era un autentico trascinatore, un leader del gruppo, uomo squadra sicuramente e che coppia con Ciccio La Rosa, quante emozioni per noi, per i tifosi e per tutta la città di Licata, ancora oggi quando torno sono accolto con un affetto ed un amore incredibile da parte di tutti, Licata è una piazza calcistica straordinaria”.
In bacheca ci sono anche trofei internazionali come la Coppa delle Coppe e la Supercoppa europea con il Parma, negli anni novanta: “Sono sensazioni straordinarie, in quella edizione della Coppa delle Coppe ho anche giocato e poi la finale di Supercoppa con il Milan che aveva vinto la Coppa dei Campioni, una grande vittoria. In quel Parma tanti giocatori straordinari, il più forte per me era Zola”.
Per il futuro, l’auspicio di Sorce è il salto in grande del Licata: “Auguro al Licata calcio di poter rivivere momenti di gioia calcistica, una piazza, una tifoseria ed una città che meritano grandi soddisfazioni”.
Vincenzo Montana
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