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Incendio Bugiades

Politica

Allarme diossina, il Governo regionale: “Pronti ad azioni di messa in sicurezza della zona”

“Il Governo, in persona dell’assessore regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità, Roberto Di Mauro, presente all’audizione, ha rappresentato la piena disponibilità a prevedere misure di sostegno in favore del Comune di Licata per le necessarie attività connesse alla caratterizzazione, messa in sicurezza e smaltimento dei rifiuti residui che ancora oggi insistono nell’area”.

Lo ha annunciato Angelo Cambiano, deputato regionale licatese del Movimento 5 Stelle, a proposito dell’audizione della IV Commissione, riunita ieri su richiesta dello stesso Cambiano, per affrontare la questione relativa a rischio di inquinamento provocato dall’incendio dell’impianto di stoccaggio dei rifiuti di contrada Bugiades.

Alla riunione erano presenti tutte le istituzioni interessate.

“Nel corso dell’audizione – aggiunge Cambiano – ho evidenziato l’assoluta necessità di provvedere alla messa in sicurezza dell’area mediante un processo che conduca, previa caratterizzazione degli stessi, alla definitiva rimozione dei rifiuti specie in ragione dell’estrema vicinanza dell’impianto oggetto dell’incendio a numerosi nuclei abitativi. Ho invitato a valutare l’opportunità di sottoporre a screening gratuiti la popolazione residente, specie quella che abita nelle aree più prossime al luogo dell’incendio, in considerazione che i danni alla salute possono manifestarsi nel medio-lungo periodo”.

“Infine, dal momento che l’ingente quantitativo di amianto ancora presente nell’area teatro dell’incendio desta grande preoccupazione all’intera cittadinanza, ho evidenziato – sono ancora le parole del pentastellato – la necessità di provvedere alla sua rimozione dal sito nella maniera più celere possibile. I tecnici dell’Arpa hanno relazionato sui dati relativi il campionamento dell’aria (a 100, 150 e 800 metri) così pure sull’effettuazione di campionamenti dello strato superficiale e coltivabile del suolo  (TOP SOIL – totale di 9 campioni) e delle acque prelevate, sia dalle caditoie presenti all’interno dell’impianto, sia dal fiume Salso, i cui risultati dovranno pervenire nei prossimi giorni”.

“In esito all’audizione, purtroppo, è emersa l’impossibilità di escludere – scrive ancora Cambiano – l’avvenuta combustione di rifiuti speciali pericolosi, dal momento che l’impianto di stoccaggio era stato autorizzato al deposito presso l’area interessata di tale tipologia di rifiuti. I tecnici dell’ARPA hanno, inoltre, evidenziato la necessità che il cumulo di rifiuti inceneriti venga al più presto ricoperto da un telo di plastica, in modo che la pioggia il vento ed in generale gli agenti atmosferici non possano ulteriormente determinare la dispersione di materiale inquinante nell’aria e nelle falde acquifere. Proprio a tale riguardo, di particolare interesse sono state le dichiarazioni dell’Assessore Di Mauro circa l’iter autorizzativo, che ha condotto nel 2018 all’estensione delle tipologie di rifiuti stoccabili nell’area, dallo stesso definito “particolarmente celere”. Vista l’assoluta importanza dei beni coinvolti, ovvero la salute pubblica e la tutela dell’ambiente, ho ricevuto rassicurazioni circa l’impegno a mantenere alta l’attenzione sul tema, evitando, ad ogni livello istituzionale, approcci riduttivi, approssimativi e superficiali”.

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