Allarme diossina, “A testa alta”: “Sono stati eseguiti campionamenti sulla filiera alimentare?”

L’associazione A testa alta, guidata da Antonino Catania, torna sul rischio inquinamento da diossina ed avanza delle richieste ad Arpa e Asp.

“Facendo seguito – scrive A testa alta nella nota indirizzata agli organi competenti – alla nota del 27/01/2024 relativa all’oggetto e tenuto conto dei valori abnormi di policlorodibenzodiossine (PCDD) e policlorodibenzofurani (PCDF) riscontrati dall’ARPA Sicilia a seguito degli accertamenti dalla medesima espletati a partire dalle ore 14,35 del 22/01/2024 (499.749 fg/m3) fino alle ore 15,30 del 25/01/2024 (113.037 fg/m3), attraverso campionatori ad alto flusso posizionati in due zone distanti rispettivamente a 100 e 150 metri dal rogo, la scrivente Associazione chiede procedersi con sollecitudine ad ulteriori quattro campionamenti di top soil presso le zone infra indicate”.

“Ed invero, i nove punti di campionamento riportati dalla predetta Agenzia nell’aerofotogrammetria allegata alla propria relazione – aggiunge l’associazione – del 05/02/2024 non terrebbero conto delle direzioni medie dei venti rilevate nei giorni seguenti il rilascio della nube tossica, precisamente dal 21 al 25 gennaio, né sarebbero sufficienti per valutare l’impatto sul suolo provocato dalle ricadute delle diossine, tra le quali la 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-pdiossina (TCDD), notoriamente dotata di elevatissima tossicità per l’uomo, gli animali e l’ambiente e la cui concentrazione, nella giornata del 22/01/2024, è stata pari a 27.295 fg/m3”.

“La scrivente – conclude A testa alta – invita ancora una volta il Dipartimento di Prevenzione — ove non già provveduto — a procedere ai campionamenti su matrici che coinvolgono la filiera alimentare diretta e indiretta, finalizzati alla ricerca di inquinanti persistenti, potenzialmente originati dall’incendio dell’impianto di stoccaggio di rifiuti nelle cui vicinanze insistono anche fondi destinati a pascolo”.