Politica
Rigassificatore a Porto Empedocle, arriva il no di Ida Carmina dei Cinque Stelle
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Scritto da
Redazione
Ida Carmina, parlamentare del Movimento 5 Stelle, è intervenuta alla Camera dei deputati per ribadire il no convinto alla costruzione di un rigassificatore a Porto Empedocle a due passi dalla Valle dei Templi.
Ecco il testo completo dell’intervento di Ida Carmina.
“Il Governo Meloni ha gettato la maschera, ormai lo hanno capito i siciliani e gli agrigentini in particolare: il nostro territorio può essere stuprato e violentato, nel silenzio complice di chi è disposto a venderlo per un piatto di lenticchie. Un territorio in cui è possibile fare tutto quello che aggrada i signori dell’esecutivo che si comportano più da “padroni” coloniali che da oculati governanti. Lo abbiamo già sperimentato con la questione migranti. Il disegno è evidente: sia a Palermo che a Roma, hanno deciso di “sacrificare “il territorio agrigentino di cui consentono la devastazione. Infatti il Governo Regionale Schifani a settembre di quest’anno ha prorogato, cosa di dubbia legittimità, con un decreto la scadenza di fine lavori all’Enel, tappa necessaria per realizzare l’opera, peraltro in spregio al referendum che ha visto oltre il 90% degli agrigentini dire no e tantissime associazioni ambientaliste prendere posizione contro il rigassificatore. Poi il Governo Meloni con il nuovo DL energia qualche giorno fa ha dato il via alla realizzazione del rigassificatore empedoclino. Sono scelte politiche scellerate che non troveranno l’avallo mio, del gruppo parlamentare del M5S e ritengo anche dai colleghi della maggioranza agrigentini e siciliani, ma soprattutto dalla popolazione agrigentina. Non è pensabile che a colpi di decreti si riesumi una pagina che era già stata chiusa da un decennio. Agrigento, prossima capitale della Cultura nel 2025, Porto Empedocle con Pirandello, Camilleri e il suo porto e la Scala dei Turchi, a Realmonte, costituiscono un unicum nel mondo da valorizzare e difendere, vera occasione di sviluppo del nostro territorio. Un rigassificatore piazzato nel nostro mare darebbe il colpo di grazia all’intera provincia di Agrigento. Ci sarà da lottare e io sono pronta a fare le barricate. Ho chiesto che il Governo si ravveda e la Meloni che asserisce di difendere la Patria, lo dimostri nei fatti, evitando che la Valle dei Templi, Patrimonio Culturale dell’ Umanità, perché simbolo della Magra Grecia, dei valori fondanti le democrazie occidentali, a cui tanto anche lei si richiama, non venga messa in pericolo o potenzialmente distrutta. Se davvero si vuole lo sviluppo della nostra terra ed invertire la rotta sono altre le cose da fare: realizzare le infrastrutture per trasporti primari: l’aeroporto ad Agrigento, strade, autostrade ferrovie, completare il rifacimento del porto, da me iniziato. I posti di lavoro, diretti o dell’indotto legati alla realizzazione di queste opere, sarebbero migliaia, molti di più di quelli legati alla realizzazione di un ECOMOSTRO, che vengono sventolati, la carota per indurre chi è in difficoltà economiche a piegare la testa ed accettare un impianto pericolosissimo vicino al centro abitato. Con il miliardo e mezzo facciano l’Aeroporto, aggiustino le strade, ci diano l’alta velocità ed una Sanità Pubblica efficiente. Ciò che serve alla nostra vita ed allo sviluppo e che realizzano in altre zone dell’Italia. Non è che si ricordano che esistiamo solo per darci impianti tra i più pericolosi al mondo? Realizzino il rigassificatore dove hanno dato ai cittadini aeroporti, autostrade, ferrovie ad alta velocità e sia compatibile a garantire la sicurezza delle persone, lontano dai centri abitati.
E’ il tempo che gli agrigentini ed i siciliani tutti alzino la testa, raddrizzino la schiena e dicano NO alla devastazione della nostra terra”.
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