Minacce di morte a medico e auto di pensionato bruciata: a Licata è di nuovo allarme criminalità

Due episodi, entrambi gravi, tornano a far accendere i riflettori sull’allarme criminalità a Licata.

Stamani gli operatori della Salute Mentale dell’ospedale, una volta giunti sul posto di lavoro, hanno dovuto fare i conti con le minacce di morte nei confronti di un medico che qualcuno, durante la notte, con della vernice spray rossa aveva vergato sulla porta d’ingresso e sui muri del centro, che si trova al piano terra del presidio.

E’ stato dato l’allarme e sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia, e quelli della Scientifica, che hanno eseguito i rilievi e avviato le indagini. Pochi i dubbi sul fatto che si tratti di un’intimidazione al medico. La polizia ha rilevato che nell’area in cui è avvenuto l’episodio, non ci sono telecamere di videosorveglianza.

Secondo Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Agrigento, “le scritte apparse questa mattina sulla porta e sui muri della struttura sede del servizio Salute mentale al San Giacomo d’Altopasso hanno il sapore amaro, purtroppo anche in questo caso, della violenza che si esplica con l’intimidazione. L’Ordine – conclude il presidente – è a fianco del professionista destinatario di tali minacce al quale esprime tutta solidarietà e sostegno. Auspichiamo che le forze di polizia riescano in breve tempo ad assicurare alla giustizia l’autore di questo deplorevole atto”.

L’altro, grave, episodio è l’incendio della Fiat Punto di un pensionato parcheggiata in via Palma. Il rogo si è sviluppato nel corso della notte tra sabato e domenica e la pista privilegiata sarebbe quella del dolo.

Come è noto sabato prossimo, su iniziativa del presidente del consiglio comunale di Licata, Anna Triglia, in città avrà luogo una fiaccolata per chiedere il ripristino della legalità.