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Emergenza rifiuti a Licata, Gianni Picone: “Serve struttura sovracomunale, con la regia della Regione”

“La gestione dei rifiuti, sia che si faccia in house o in appalto, la differenza la fanno gli uomini che la conducono. Oggi possiamo affermare che l’esperienza dell’house è stata fallimentare, vedi Dedalo Ambiente, e l’appalto mostra delle criticità ma non in tutti i comuni”.

Lo ha detto Giovanni Picone, sindaco di Campobello di Licata per due mandati, intervenendo ad uno degli incontri precongressuali organizzato dal  PD di Licata, con l’intervento di Paolo Iacopinelli e Donatella Meli a moderare i lavori, con l’emergenza rifiuti come tema.

“Dopo la brutta esperienza Dedalo, siamo partiti dall’anno zero e si è cercato di portare avanti una gestione ordinaria della raccolta dei rifiuti. Ad oggi – aggiunge Picone – l’unico dei Comuni che provenivano dall’esperienza ex Dedalo e che ha raggiunto la percentuale minima di raccolta differenziata del 65% è il Comune di Campobello di Licata. Con ciò non posso non affermare che ci sono delle criticità e che riguardano principalmente il costo dei conferimenti e che è l’unico costo che il Comune non può controllare. Il prezzo di conferimento dell’indifferenziato è aumentato in modo spaventoso. Tutto questo perché manca un serio piano regionale dei rifiuti che dovrebbe approvarlo la Regione. Grande assente!”.

“Su acqua e rifiuti – aggiunge Picone – la Regione continua a far fallire i Comuni e a far divorare i cittadini. Non è pensabile che i rifiuti vengano spediti in Danimarca con un costo di 380 euro a tonnellata. Anche il PD quando ha avuto l’unica possibilità di amministrare ha fallito. L’unico momento in cui si stava provando a fare qualcosa di serio è stato con l’allora assessore Nicolò Marino. Sappiamo la fine che gli hanno fatto fare. Questa Regione non può permettersi di continuare a stare ferma e a far girare i rifiuti nei vari paesi d’Europa con costi insostenibili. Spero tanto che la Regione possa aiutare i Comuni a sostenere questi maggiori costi perché i cittadini non ce la fanno a pagare. Per quanto riguarda la situazione di Licata sono pienamente convinto che il Comune deve essere aiutato a superare questa situazione emergenziale, che dura da diversi mesi, e che sta inquinando questo straordinario territorio con le sue invidiabili bellezze. Potrebbe essere creata una struttura sovracomunale con la regia della Regione. E’ una città che va aiutata e sostenuta!”.

“E comunque fino alla scadenza del contratto d’appalto, bisogna provare ad andare avanti con quello che è stato previsto nell’appalto. Nelle zone balneari e nelle zone fuori dal centro abitato, dove ci sono maggiori presenze di abitanti, vanno realizzate prima possibile le “Isole di prossimità” videosorvegliate in modo tale da far conferire i rifiuti differenziati. E comunque – conclude Gianni Picone – se fuori dal centro urbano non ci sono i contenitori non siamo autorizzati ad abbandonare i rifiuti. Ce li portiamo a casa e la differenziamo negli appositi contenitori. Non si può pretendere di avere le spiagge pulite se siamo stati noi stessi ad abbandonare i rifiuti! La gestione dei rifiuti è complessa e tutti siamo chiamati a fare la propria parte: La Regione, il Comune e i cittadini. La Regione con la realizzazione dell’impiantistica , il Comune con il servizio da eseguire e i cittadini con il fare la differenziata in modo corretto e con il pagamento della Tari. Il pagamento della Tari è fondamentale per avere il servizio perché il costo della gestione dei rifiuti deve essere coperto integralmente dal tributo. Se il cittadino non paga il servizio dopo un determinato periodo si fermerà e i rifiuti rimangono a terra. Quindi il cittadino, così anche le attività produttive si devono denunciare all’ufficio tributi in modo tale da contribuire tutti a sostenere il servizio. Se il cittadino non paga non può pretendere il servizio. Viene molta rabbia per i milioni di euro che questa Regione brucia per la gestione dei rifiuti. In paesi civili è l’ordinarietà da noi per l’acqua e i rifiuti diventa tutto straordinario ed emergenziale. Nelle emergenze chi ci guadagna? Ringrazio ancora il circolo del PD che mi ha invitato e mi congratulo con loro per aver scelto questo argomento. Invito tutti a fare la propria parte e ad amare la nostra terra come se fosse casa nostra. Dobbiamo sforzarci di lasciare un ambiente più pulito per chi verrà dopo di noi”.

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