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Saldi, si comincia il 6 luglio. Federmoda: “Nuove regole per l’e-commerce”
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Scritto da
Redazione
Il 6 luglio, in Sicilia, inizieranno i tanti attesi saldi, ma per Federmoda Agrigento “servono nuove norme per negozi ed e-commerce”.
“Le nuove regole di trasparenza del Codice del Consumo, modificato e integrato nel marzo scorso, si riferiscono prevalentemente – scrive Federmoda – ma non solo, all’obbligo di indicazione del prezzo precedente e al rafforzamento delle sanzioni per pratiche commerciali scorrette”.
“Le disposizioni che riguardano gli annunci di riduzione di prezzo vanno a impattare – aggiunge l’organizzazione di categoria – anche sulle politiche di sconto e delle vendite promozionali: black friday, saldi, vendite di liquidazioni, tanto online quanto offline nei punti vendita fisici e negli outlet e si applicheranno dal primo luglio. La data di inizio dei saldi estivi 2023 è pressoché la stessa in tutta Italia, con eccezione delle province autonome, il termine del periodo varia per ogni singola Regione. La programmazione regionale siciliana, fissata con decreto dall’assessorato delle Attività produttive, prevede la vendita di fine stagione estiva dal 6 luglio al 15 settembre 2023, periodo fondamentale per il comparto, soprattutto per il momento di crisi che si sta vivendo”.
“Con il decreto legislativo 7 marzo 2023, n. 26 (G.U. n. 66 del 18 marzo 2023), vengono apportate al <Codice del Consumo> varie integrazioni e modifiche, volte a rafforzare la tutela del consumatore specialmente nel contesto online e a rendere più efficace l’apparato delle sanzioni applicabili alle imprese nei casi di violazione. Nel <Codice del Consumo> viene inserito l’articolo 17-bis – aggiunge Federmoda – dedicato agli annunci di riduzione di prezzo. In particolare le nuove regole di trasparenza si riferiscono all’obbligo di indicazione del prezzo precedente, cioè il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti lo sconto. Previsto anche l’inasprimento delle sanzioni minime e massime in caso di pratiche commerciali scorrette”.
Secondo l’organizzazione di Confcommercio “nel caso di aumenti progressivi delle riduzioni di prezzo, il prezzo precedente è il prezzo senza la riduzione anteriore alla prima applicazione della riduzione dello stesso. La violazione delle nuove norme sugli annunci di riduzione di prezzo comporta l’irrogazione di sanzioni pecuniarie da 516€ a 3.098€. Sono oggetto della nuova disciplina tutti gli annunci, effettuati in ogni canale di distribuzione, che diano l’impressione ai consumatori di trovarsi di fronte a una diminuzione del prezzo di vendita di un determinato bene in uno specifico lasso di tempo, rispetto a quello precedentemente applicato dal venditore. La norma in materia di annunci di riduzione di prezzo si applica solo ai beni e non ai servizi”.
Per Alfonso Valenza, presidente di Federmoda provinciale aderente a Confcommercio Agrigento, “al netto delle nuove norme emanate, è quello che il comparto della moda possa registrare un proficuo lavoro grazie ai saldi e che l’applicazione dell’articolo 17 bis venga effettuato con la doverosa trasparenza e correttezza da parte dei negozi di vicinato affinché il consumatore finale possa essere garantito nel suo diritto di scelta nell’acquisto. Le novità apportate dal D.lgs. 26 devono essere viste come una grande opportunità da parte dei negozi di vicinato perché, finalmente, viene chiesta trasparenza ai grandi colossi dell’e-commerce. Tutto ciò risponde all’esigenza rimarcata da FederModa – Confcommercio del rispetto del principio “STESSO MERCATO, STESSE REGOLE” in un contesto di vendita online e offline. Anche se prevale un cauto ottimismo, in termini di spesa, tanti consumatori aspettano i saldi per acquisti mirati e gli operatori sperano in un cambio di tendenza rispetto al calo medio registrato nei mesi scorsi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oggi più che mai, questa fase, deve essere vista come quella della ripartenza”.
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