“Immaginare un radicale cambiamento della mobilità urbana è, ormai, indispensabile se si vuole pianificare una città proiettata nel futuro. È un percorso che ogni buona amministrazione comunale non può non intraprendere. Spostarsi in città in modo rapido, ma soprattutto in modo salubre e sicuro, non è solo un nuovo indirizzo della UE o un obbligo sancito dal Decreto del Ministero delle dei Trasporti n° 397/2017, con il quale sono state tracciate le linee guida per i piani urbani di mobilità sostenibile; ma dev’essere inteso come un cambiamento culturale, un’opportunità in grado di generare una migliore qualità della vita per i cittadini”.
Lo ha detto Diego Peruga, comandante della Polizia Municipale di Caltanissetta ed Enna, nel corso della sua relazione a “S.O.S. Licata”, la serie di incontri orghanizzati dall’ex sindaco Angelo Biondi con il Centro studi “Gaetano De Pasquali”.
“La sua esposizione fluida ed estremamente chiara ci ha fatto toccare con mano – scrive Biondi in una nota – ciò che è possibile fare in tale direzione per ambire ad una città possibile. Rispettando la finalità programmatica degli incontri di SOS Licata (che non si limita ad elencare i problemi, ma ad indicarne possibili soluzioni) non sono mancati, di fatto, i suggerimenti e gli spunti di riflessione da portare all’attenzione dei nostri prossimi amministratori comunali. Primo fra tutti il suggerimento a quanti si accingono ad assumere cariche pubbliche: “non aver paura ad adottare provvedimenti radicali, ma ormai necessari ed indispensabili al bene della comunità”. Nello stesso tempo, quello, di non essere frettolosi ed irresponsabili nelle decisioni: “occorre conoscere per ben deliberare”. “Nello specifico, alla necessità di un nuovo modo di muoversi nella nostra città per uscire dal totale e pericoloso caos che in atto si vive, bisogna avere il coraggio – aggiunge Biondi riferendosi alla relazione di Peruga – di mettere subito mano alla redazione del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS), quale strumento strategico per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica di cui Licata ha necessità. Un piano che ponga al centro le persone, soprattutto le più fragili: bambini, anziani e disabili; che miri a decongestionare il traffico caotico e il parcheggio selvaggio, disincentivando il più possibile l’utilizzo dell’automobile”.
“Un PUMS – si legge ancora nel documento – pensato per creare le condizioni necessarie ad incentivare lo spostamento con mezzi diversi dall’automobile privata, in modo da: rendere più pulita l’aria che respiriamo; frenare il crescente inquinamento acustico; ridurre gli incidenti stradali in area urbana; migliorare la vivibilità dello spazio urbano; generare, nello stesso tempo, un impatto economico maggiormente positivo; ma principalmente elevare la qualità della vita dell’intera popolazione. Si è parlato di come favorire gli spostamenti a piedi e in bicicletta, di corsie ciclabili (previste dal nuovo codice della strada, che ha sancito, tra l’altro, che la strada è di tutti, non solo delle auto), di una più efficace organizzazione del trasporto pubblico, di un diverso modo di disciplinare il parcheggio e la sosta nelle aree di maggior traffico, di riduzione dei limiti di velocità nelle strade urbane… (mi fermo qua per brevità d’esposizione, anche perché è nostra intenzione predisporre un documento più esaustivo sulle idee e le proposte emerse sui temi trattati in ogni singolo incontro). Altrettando interessanti gli input sul tema del crescente problema della sicurezza o meglio dell’insicurezza, nelle città. Un’insicurezza che dipende più dalle inciviltà che dal numero di reati realmente commessi. La disorganizzazione sociale, l’inciviltà intesa come violazione delle norme primarie del vivere comune (a causa della loro maggiore frequenza) sono i fattori che aumentano il senso di insicurezza dei cittadini. La fonte dell’insicurezza è il disordine, l’inciviltà, il degrado urbano. È un dato scientifico che nelle aree in cui sono più frequenti le varie forme di inciviltà, anche i reati, si commettono con maggiore incidenza. Intervenire sull’eliminazione del degrado sociale e urbano, impegnarsi nel far rispettare le basilari regole di civiltà è la via maestra da perseguire”
