In un giorno un licatese di 71 anni, C.T., è stato assolto due volte dalle accuse di truffe on line.
Nel primo caso l’anziano era accusato di avere inserito un falso annuncio di vendita di un tablet per 230 euro. L’uomo avrebbe ottenuto il prezzo pattuito, ma senza consegnare la merce.
Il secondo caso è, praticamente, identico al primo, ma il valore del tablet stavolta era di 170 euro.
Il licatese ha sempre sostenuto la propria innocenza, ribadendo che le truffe erano state poste in essere da un’altra persona, in possesso dei suoi dati e della sua carta postepay.
“Nella prima vicenda – si legge in una nota – il difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Benvenuto, aveva impugnato (anche nel merito e per dei vizi procedurali) la sentenza di condanna pronunciata dalla sezione seconda penale della Corte d’Appello di Palermo e nella serata di ieri la Suprema Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna di 8 mesi di reclusione. Nella mattinata di oggi, invece, il giudice monocratico del Tribunale di Gela, Marino, dopo oltre quattro anni di processo, ha invece prosciolto, con la medesima formula, l’imputato, per intervenuta prescrizione del reato”.
