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Ospedale di Licata

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Ospedale di Licata, il sindacato dei medici: “Turni massacranti per pediatri, neonatologi e cardiologi”

Il Cimo, sindacato dei medici, ha scritto all’Ispettorato del Lavoro, alla Procura della Repubblica di Agrigento, ed all’assessorato regionale alla Salute per far rilevare “l’illegittimità dell’operato dell’Asp di Agrigento: i pediatri/neonatologi ed i cardiologi dell’ospedale di Licata sono sottoposti a turni di lavoro massacranti, con conseguenti violazioni delle norme che disciplinano l’orario di lavoro ed il diritto al riposo”.

“Ormai da diversi anni l’Asp di Agrigento, per far fronte alla carenza di personale presso il P.O. di Licata, con reiterati ed illegittimi ordini di servizio, cui sono destinatari i Pediatri/ Neonatologi, assegnati per contratto alle rispettive U.O.C. di inquadramento presso il P.O. di Agrigento, fa – scrive l’avvocato Gaetano Mattina per conto del Cimo – un improprio utilizzo dell’istituto della mobilità d’urgenza, impartendo ai pediatri di prestare la propria attività lavorativa anche presso il P.O di Licata. Al riguardo, come è stato già diverse volte segnalato alla stessa Asp di Agrigento, all’Assessorato Regionale alla Salute ed all’Ispettorato Provinciale del Lavoro di Agrigento dalla CIMO e dagli stessi Dirigenti Medici Pediatri, il datore di lavoro, nella fattispecie che ci occupa, continua reiteratamente ad utilizzare l’istituto della mobilità d’urgenza per far fronte a situazioni non imprevedibili perché causate da un’apposita e volontaria scelta aziendale. Ed infatti, non potrà sfuggire ai destinatari di questa segnalazione – si legge ancora nel documento – come il ricorso alla mobilità d’urgenza si è reso necessario per ovviare ad una situazione d’urgenza dettata non da eventi contingenti ed imprevedibili, posto che l’urgenza deriva da una scelta dell’Asp di Agrigento di non destinare al presidio ospedaliero di Licata nessuno dei pediatri e neonatologi assunti a seguito di concorso pubblico per titoli ed esami indetto giusta deliberazione n.1396 del 10.8.2021”.

“Senza dire poi che dei 6 posti messi a concorso – aggiunge il Cimo – con la deliberazione del Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento n.1396 del 10.8.2021, al momento della convocazione dei vincitori per la sottoscrizione dei relativi contratti di lavoro, avvenuta in data 19.5.2022, l’Asp di Agrigento ha stabilito che i posti dovevano essere così assegnati e ricoperti: n.1 UOC di Agrigento; 3 n.1 UOC di Sciacca; n.2 UO di Canicattì; n.2 UO di Licata. Tuttavia, è avvenuto che, all’atto della sottoscrizione dei relativi contratti di assunzione con i vincitori, inopinatamente, l’Asp di Agrigento, pur avendo provveduto all’assunzione dei n.6 dirigenti medici reclutati con la procedura concorsuale, ha deciso di non destinare nessuno degli stessi al presidio di Licata; scelta che, di fatto, ha creato l’attuale e perdurante situazione di emergenza a cui si cerca di porre rimedio con l’istituto della mobilità d’urgenza ed in alcuni casi anche attraverso l’improprio ricorso alle prestazioni aggiuntive ALPI, con notevole ed ingiustificato aggravio di costi per l’Asp di Agrigento”.

“Indi, nella fattispecie qui all’esame, il ricorso all’istituto della mobilità d’urgenza si appalesa del tutto illegittimo. Le medesime criticità in punto di inammissibilità del ricorso alla procedura della mobilità d’urgenza valgano anche per gli ordini di servizio presso il P.O. di Licata cui sono destinatari i 4 Dirigenti Medici Cardiologi nonché per quelli (ordini di servizio) con cui viene impartito agli stessi – scrive ancora Cimo – di svolgere la propria attività anche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Per come segnalato dalla C.I.M.O e dagli stessi Dirigenti Medico Cardiologi con le note del 16.11.2022 e del 2.2.2023, anche in questo caso la situazione di emergenza deriva da scelte strategiche dell’Asp di Agrigento tra cui, ad esempio, quella di non destinare al Pronto Soccorso i lavoratori a Partita Iva che potrebbero sicuramente fornire un contributo utile ed essenziale per il corretto funzionamento del Pronto Soccorso”.

“La C.I.M.O. il Sindacato dei Medici nell’interesse dei propri iscritti, mio tramite – si conclude il documento a firma dell’avvocato Matina -, chiede e per quanto occorre invita i destinatari della presente, ciascuno secondo le proprie competenze, ad adottare ogni iniziativa doverosa e/o opportuna e finalizzata al rispetto delle norme di legge richiamate in oggetto e del C.C.N.L”.

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