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Palma non dimentica: una targa a Marina per ricordare il comandante – eroe Salvatore Todaro
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Scritto da
Redazione
Il 15 ottobre 1940, nell’oceano Pacifico, dopo avere affondato la nave belga Kabalo, fece emergere il sommergibile Cappellini che comandava e salvò i 26 naufraghi, portandoli a bordo e sbarcandoli successivamente nelle isole Azzorre.
E’ il capitano di corvetta Salvatore Todaro, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, nato a Messina, ma originario di Palma di Montechiaro.
A dare il volto all’eroe Todaro, in un film appena uscito che ne celebra le gesta, è Pierfrancesco Favino. La pellicola si chiama “Il Comandante” e tributa il giusto riconoscimento ad un eroe – gentiluomo della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi Palma di Montechiaro, sua città d’origine, ha ricordato il capitano di corvetta Salvatore Todaro apponendo una targa toponomastica sul lungomare di Marina di Palma che da anni porta il suo nome.
A scoprire la targa è stato il sindaco Stefano Castellino, ed insieme a lui c’erano il vice sindaco Antonella Lo Vasco, il capo della Protezione Civile Comunale Lillo Inguanta, i rappresentanti delle forze dell’ordine di Palma di Montechiaro e della guardia costiera di Licata.
A benedire la targa è stato don Salvatore Falzone, cappellano capo carabinieri Regione Sicilia. Un giovane componente la banda musicale ha suonato, con la tromba, l’Inno di Mameli ed Il Silenzio.
Erano presenti, visibilmente emozionati, i parenti del comandante Todaro.
La leggenda vuole che il capitano di corvetta Salvatore Todaro, rispondendo al comandante della nave belga affondata che gli chiedeva perché li avesse salvati, disse: “Perché siamo italiani. Un nemico indifeso non è più un nemico, è solo un altro essere umano”.
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