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Roberto Di Cara

Politica

“S.O.S Licata”, Biondi e Di Cara: “Serve maggiore democrazia partecipata”

Vincenzo Marrali, pediatra e sindaco di Licata scomparso venerdì scorso, è stato ricordato in apertura dell’incontro “S.O.S. Licata” che, sabato al liceo “Linares”, ha avuto come relatore Roberto Di Cara.

“È stato il giusto tributo – scrive Angelo Biondi, organizzatore degli incontri insieme a Tullio Lanza – a un illustre concittadino che non ha mai fatto venir meno il suo impegno, professionale, politico e culturale in favore della propria città. Un uomo sempre in prima linea nelle battaglie in difesa della salute, dell’ambiente e dei bisogni primari della nostra comunità. Un esempio di attivismo civico che incarna perfettamente lo spirito dell’iniziativa con cui il Centro Studi “Gaetano De Pasquali”, sta tentando di risvegliare, su tale aspetto, la coscienza sopita di una larga fetta di cittadini licatesi”.

A proposito della relazione di Di Cara, Biondi osserva che “partendo dalla presa d’atto  che la maggiore responsabilità del continuo calo d’interesse dei cittadini dalle dinamiche socio-politiche sia a livello nazionale che locale, è attribuibile alla politica e ai suoi attuali modelli organizzativi di partito, oltreché all’adozione di nuove e sempre più astruse leggi elettorali, attraverso i quali, di fatto, è stato gradualmente tolto al cittadino il principio Costituzionale (sancito dall’art. 1) che “La sovranità appartiene al popolo”;  si è ragionato – scrive Biondi – sui possibili strumenti che potrebbero riportare il cittadino ad una maggiore partecipazione nei processi decisionali. Su base locale e con particolare riferimento alla nostra città si è fatto riferimento ad una serie di strumenti, previsti tra l’altro da specifiche norme vigenti, a cui una responsabile ed avveduta amministrazione comunale dovrebbe fare ricorso. A cominciare con dare attuazione all’art. 7 dello Statuto Comunale: “Il comune assicura la più ampia partecipazione dei   cittadini   singoli   o   associati all’amministrazione locale ed al procedimento amministrativo”. Va data valore e dignità rappresentativa ai comitati di quartiere; spazi decisionali alle consulte di categoria istituite dal comune. Vanno attivati specifici tavoli di concertazione prima di ogni decisione di grande rilevanza collettiva. Ad esempio in sede di programmazione dei servizi essenziali si dovrebbe favorire un’ampia partecipazione dei cittadini al fine di selezionare le priorità di intervento sostenibili e guidare intorno a queste priorità le risorse pubbliche e private”.

“Si è dibattuto – conclude Angelo Biondi – sull’utilizzo del cosiddetto Piano Strategico Comunale: il documento programmatico utile a disegnare le tappe di sviluppo della città e del suo territorio, basato sulla partecipazione allargata a tutte le istanze locali, pubbliche e private, e ai singoli cittadini con l’obiettivo di un coinvolgimento il più ampio e qualificato possibile. Si è discusso di Democrazia partecipata nelle scelte di politiche pubbliche inerenti alle tematiche riguardanti: Sviluppo centro storico; Sviluppo economico e Turismo; Spazi e Aree Verdi; Politiche giovanili; Attività sociali, scolastiche ed educative, culturali e sportive. Di Bilancio Partecipato e della costituzione dei Laboratori di Progettazione Urbanistica nei quali cittadini ed addetti ai lavori si possono incontrare e confrontare su possibili iniziative di trasformazione e riprogettazione di parti significative della citta, analizzandone e documentandone i problemi reali e le nuove potenzialità. Una serata ricca di proposte a dimostrazione che confronto e sano dibattito sono gli ingredienti indispensabili per ritrovare lo spirito di comunità, in atto, smarrito. Un doveroso ringraziamento va rivolto alla dirigenza del Liceo Linares, per la disponibilità e l’accoglienza sempre dimostrata”.

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