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Alfonso Buscemi

Attualità

Catanese in pensione dal primo maggio, Buscemi: “Grave perdita per tutto il servizio sanitario”

“La grande professionalità del dottore Catanese è testimoniata dai risultati ottenuti sul campo e che si possono leggere sui report aziendali. L’arrivo di pazienti da ogni parte della provincia di Agrigento e non solo, testimonia le ragioni di numeri impressionanti in un quadro di grande difficoltà”.

A scriverlo, in una nota, è Alfonso Buscemi, segretario generale della Cgil funzione pubblica di Agrigento, intervenendo sul fatto che dal primo di maggio il primario di Ortopedia del San Giacomo d’Altopasso andrà in pensione.

“Con pazienza ha ottenuto – scrive ancora Buscemi i risultati che possiamo leggere. Perché pazienza? Perché non è semplice lavorare in una azienda sanitaria che via via ha trasformato la propria missione cioè, dal sistema universalistico a garanzia di tutti i cittadini e non solo ad azienda che deve tentare di curare le persone ma guai a non fare quadrare i conti. Prima i conti e poi il servizio, così siamo stati testimoni delle difficoltà del dottore Catanese a curare i pazienti, soprattutto negli ultimi anni dove un giorno mancavano gli anestesisti e l’altro pure, un giorno mancavano i medici ed un altro mancava qualche altra cosa. Negli ultimi tempi è stato difficile per lui lavorare, con l’impossibilità di fare programmazione, di dover chiedere ai propri collaboratori di pazientare se non potevano andare in ferie se le reperibilità superavano quelle previste dal contratto. Si! Ha avuto tanta pazienza. Ma tutto questo gli ammalati, le persone non lo sapevano! Quello che colpiva la gente era “l’Umanità dell’Uomo”, di questo professionista mai a lamentarsi, mai ad accusare questo sistema che gli impediva di fare con serenità il suo lavoro e ancora di più e meglio. Sempre pronto a dare una parola di conforto per chi soffriva e per chi era in ansia per il proprio parente”.   “Certo, ha ragione il dottore Catanese quando a questi riconoscimenti risponde “ho   fatto semplicemente il mio lavoro”. Forse perché ciò non è dovuto, forse perché – aggiunge Alfonso Buscemi – non siamo abituati  a vedere un bravo professionista che è anche umano ma, chi lo conosce, lo apprezza e lo stima. In questi giorni dopo l’annuncio di chiudere il rapporto di lavoro con l’Asp, nell’ospedale di Licata si è registrata una grava perdita, uno sconforto, una tristezza che non ho mai visto né sentito in otto anni che frequento i corridoi del presidio. Negli ascensori, nei reparti, al bar, operatori, cittadini, tutti commentano con tristezza e rassegnazione la notizia che il dottore Catanese dal primo di maggio non sarà più in ospedale. Ci conforta l’idea che continuerà a prestare le sue cure a dare le sue attenzioni anche fuori dall’Asp, e per quanto ha fatto per l’ospedale di Licata vogliamo ricordarlo dicendo solo: grazie dottor Catanese”.

(In primo piano nella foto Alfonso Buscemi) 

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