Nelle prime ore del mattino di oggi, così come programmato, sono riprese le demolizioni degli immobili abusivi edificati entro i 150 metri dalla battigia, perciò in prossimità del mare.
Gli operai della ditta Patriarca Salvatore stanno operando in due cantieri in cui gli abbattimenti avevano già avuto luogo, ma è necessario portare via le macerie e, soprattutto, recuperare l’amianto trovato nei siti e conferirlo nell’apposita discarica. Entrambi i cantieri si trovano in contrada Nicolizia, lungo la costa licatese.
Sul posto sono presenti i tecnici del dipartimento Urbanistica del Comune e le forze dell’ordine. Così come stabilito in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Nicola Diomede, a garantire l’ordine sono stati chiamati i rappresentanti extraterritoriali di carabinieri, polizia e guardia di finanza.
Una volta ultimata la rimozione delle macerie di queste due villette, si passerà a nuove demolizioni. Gli stabili vicini al mare da abbattere, tra quelli per i quali c’è già una sentenza passata in giudicato, sono ben 27.
Ieri sera, come si ricorderà, 18 consiglieri comunali di opposizione, al termine della seduta consiliare urgente convocata dal presidente Carmelinda Callea, hanno votato un documento con cui (sulla scorta delle recenti dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta circa la possibilità che l’Ars voti una moratoria per sospendere per un anno gli abbattimenti delle case abusive) chiedono al sindaco Angelo Cambiano di sospendere le demolizioni per almeno 30 giorni.