Politica
Acqua, Tony Licata: “Aica è in difficoltà, ma perchè chi deve venire in soccorso, resta in silenzio?”
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Redazione
“Come non essere d’accordo, come non condividere le perplessità e le preoccupazioni con quanti vedono Aica in difficoltà e chi dovrebbe agire in suo soccorso, invece, silente ed inoperoso? Mi sia concesso, da cittadino semplice, ma a conoscenza dei fatti e documenti alla mano, di informare i cittadini/utenti, veri soci di Aica, di come stanno in realtà le cose”.
Lo scrive in una nota Tony Licata.
“Mi sono fatto promotore nel tempo e negli anni, in qualità di delegato in Ati ed anche in Aica, di chiedere – aggiunge Licata -incontri al vertice degli stessi, per: “Reitero richiesta di incontro con Presidente Ati e Direttore Generale, per trattazione temi legati all’equilibrio gestionale di Aica ed accelerare quanto più possibile il riassetto economico/finanziario, in ossequio ai principi di full cost recovery”, partita il 11/7/2022. Ma ne era partita un’altra il 16 novembre 2021, ma ne era partita altra ancora il 4 agosto 2021 e garantisco, ne erano partite altre ancora in precedenza. Mai riscontrate, mai prese in considerazione, mai trattato i temi ne in Assemblea , ne in ristretta. Ne ho dedotto che, detti temi, non sono una priorità per il management di Ati oggi, ma non lo erano nemmeno ieri”.
“Gli stessi, se attuati e realizzati nel breve, medio e lungo termine, porterebbero giovamento – aggiunge Tony Licata – in termini di disponibilità idrica, di risparmio sulla bolletta energetica e sulla sostenibilità ambientale, tirando fuori Aica dalle attuali condizioni di criticità ed i Comuni soci dall’indebitamento. Poi ancora, si è responsabili quando si producono atti, ma lo si è anche quando si omette di produrli. Qualcuno dice: abbiamo ricevuto una situazione disastrosa dalla passata gestione. Ma chi ha portato la precedente gestione in quelle condizioni? L’introduzione della metodologia tariffaria Ticsi, all’inizio del 2018, quale nuovo modello tariffario, ha indotto il Direttivo Ati, precedente all’attuale, a proporre all’Assemblea, già nel giugno del 2020, un cospicuo mancato incasso al gestore pro tempore,(perdita degli arretrati del 2018), cosi come la vicenda della consegna delle reti, condotte ed infrastrutture di Tre Sorgenti (che vale circa 1.400.000,00 euro/annui) consegnati con estremo ritardo e poi di Voltano altrettanto e tutto ciò fino al marzo del 2021, quando è entrata in scena la Curatela Fallimentare di Girgenti Acque. Di conseguenza, quando si sente dire che si è ereditata una situazione fallimentare da parte di Aica, ciò diventa un ulteriore atto di accusa nei confronti del Direttivo Ati e dell’Assemblea, che sempre e comunque sono chiamati a rispondere dell’effettivo incasso del Gestore, così come prevedono le norme. Detto ciò e sempre documenti alla mano, potremmo continuare ancora per un bel po’ ad elencare atti o ,se volete, mancanza di atti, che hanno portato alla condizione odierna”.
“Ma vogliamo – conclude Tony Licata – rammentarne una: non si può accettare e sentire, che per avere Aica in funzione, Ati abbia impiegato dal 6 dicembre 2020 al 2 agosto del 2022(ventuno mesi) e la scusante era che mancava il Piano d’Ambito, quando per realizzare lo stesso son bastati meno di quattro mesi. Per tutto ciò ci auguriamo, elezioni a parte, che Ati svolga al meglio e con celerità, il proprio compito e fino in fondo , così come le norme e le esigenze e le aspettative dei cittadini impongono”.
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