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Politica

Angelo Biondi: “Chi vuol fare il sindaco, tra 10 mesi, inizi a lavorare subito al programma”

Da parte di Angelo Biondi, ex sindaco di Licata che ribadisce di non essere candidato a nulla (sono definitivamente fuori dall’agone politico scrive), a 10 mesi (o poco più) dal voto per le amministrative del 2023, arriva un appello a lavorare già ora sul programma per la città.

Ecco le “Riflessioni politiche sotto l’ombrellone” di Angelo Biondi.

“L’estate è entrata nel periodo clou, per molti, da ora fino alla fine di agosto, è il periodo delle agogniate ferie, per noi licatesi è tempo di mare, abbronzature e relax sotto l’ombrellone. Ma a differenza dei quattro anni (più o meno spensierati) appena passati, finite le vacanze, ci attende un periodo piuttosto caldo sul fronte delle scelte politiche. A novembre si voterà per le regionali, mentre a giugno torneremo alle urne per eleggere la nuova amministrazione comunale. Ed è, principalmente, a questo secondo appuntamento elettorale che voglio, pur sotto l’ombrellone, dedicare alcune riflessioni. Non perché consideri le elezioni regionali un appuntamento meno importante – anzi, spero e mi auguro che la Sicilia possa eleggere un presidente e una classe politica all’altezza delle sfide che l’attendono e Licata possa tornare ad avvalersi, fra gli scranni dell’ARS, della qualificata presenza di un proprio rappresentante – ma solo perché ritengo l’appuntamento amministrativo molto più decisivo per le future sorti della nostra bella e sventurata cittadina. Credo sia chiaro a tutti, ormai, che le condizioni in cui si trova Licata siano più che allarmanti, quasi disperate, oserei dire. Ed è, proprio, per questo che c’è bisogno di una più attenda e meticolosa analisi sul da farsi. Non ci possiamo più permettere scelte poco ponderate, dettate più dall’emotività del momento che da una chiara e concreta proposta politica. Non è più tempo di slogan accattivanti, ma di seria programmazione capace di dare soluzione ai grandi e piccoli problemi emergenziali che, in atto, affliggono la nostra città. Solo così è possibile riavviare un percorso virtuoso per sperare nel suo rilancio socio-economico. All’appuntamento amministrativo mancano poco più di 10 mesi, l’esperienza ci insegna che, in questa materia, si è già in ritardo se si vuole veramente elaborare un progetto politico concretamente fattibile. Al contrario, c’è tempo da vendere per chi vuole continuare ad impostare la prossima campagna elettorale dicendo di essere in grado di risolvere tutto, per poi  tirare a campare, giustificando il proprio nulla scaricando ogni responsabilità alla disastrosa condizione economica e sociale ereditata. Ed ecco un primo argomento su cui (da cittadini elettori) dovemmo riflettere e magari discutere con il vicino d’ombrellone: basta con i politici improvvisati, con gli aspiranti condottieri che non presentano proposte serie e credibili, con coloro che hanno dato abbondantemente prova che alle parole e alle promesse preelettorali non hanno fatto seguire fatti degni di nota. Mentre, agli esponenti della politica locale, ai rappresentanti di partiti, dei movimenti e delle aggregazioni che intendono proporsi per la guida della città, invece, rivolgiamo l’invito, fra un tuffo e una tintarella, ad analizzare e riflettere sulle imbellenti problematiche che la futura amministrazione dovrà fin da subito affrontare, così da poter elaborare  valide e percorribili soluzioni. Questioni serie che vanno dall’emergenza di bilancio a quella dei rifiuti, dal degrado urbano, sia in termini ambientali che di sicurezza, a quella dell’osservanza e del rispetto delle più elementari regole del vivere civile. Non va altresì tralasciata l’elaborazione di proposte atte a rivitalizzare l’economia, la cultura, lo sport e il tempo libero. Stessa cosa per ciò che concerne le politiche sociali, della salute e del miglioramento della qualità della vita. Cose su cui riflettere e ragionare c’è ne sono fin troppe, mentre il tempo scorre veloce, ecco perché, anche sotto il sole di un’estate afosa e di fronte ad un mare straordinariamente calmo e cristallino, bisogna trovare un po’ di spazio per riflettere e ragionare su quale futuro si vuole dare a questa città. Per parte mia, da cittadino  definitivamente fuori dell’agone politico, non mancherò di lanciare, nei giorni a venire, ulteriori spunti di riflessione sui vari specifici argomenti. Buon bagno a tutti”.

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