L’ex sindaco Angelo Biondi scrive una lettera aperta al vice sindaco Antonio Montana per sollevare la questione rifiuti.
“Egregio vice sindaco Montana, al di là del fatto che buona parte di licatesi non siamo campioni di civiltà, è evidente – scrive Biondi nella missiva -che qualcosa nell’organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura non sta funzionando per come avevate immaginato. La raccolta differenziata, se pur estesa a buona parte della città, non copre ancora il 100% delle utenze, per non parlare dei non pochi evasori che per ovvi motivi non hanno ritirato i mastelli, oltre a quella piccola percentuale di nostri concittadini refrattaria ad ogni forma di civiltà e rispetto delle regole. Credo che in attesa del tempo necessario a rendere il servizio efficace e ben collaudato si renda più che doveroso organizzare anche un puntuale servizio di svuotamento dei cassonetti rimasti, oltrechè la rimozione giornaliera dei cumuli di sacchetti disseminati in lungo e largo per l’intera città”.
“Ben vengano – aggiunge l’ex sindaco – gli appelli, le accuse d’inciviltà e le minacce di pesanti sanzioni, ma, purtroppo, non rimuovono spazzatura e rifiuti che fanno bella vista e pessima pubblicità alle speranze dei tanti imprenditori della filiera turistica licatese che hanno investito nel settore ed aspettano l’imminente stagione estiva per ricevere una boccata d’ossigeno dopo due anni di dura pandemia. Non conosco il capitolato d’appalto che regola i rapporti fra comune e la ditta che gestisce il servizio, ma ritengo assurdo ed inaccettabile l’ipotesi che montagne di spazzatura possano rimanere, per giorni e giorni, sui cigli delle strade o addossate addirittura alle recinzioni di scuole ed edifici pubblici. E’ dove di chi amministra – conclude Biondi – correre ai ripari, senza se e senza ma”.
