I pescatori di Licata si sono fermati per protestare contro il caro gasolio.
Per la prima volta la notte scorsa, la flotta peschereccia cittadina è rimasta all’interno del porto pescherecci di Marianello. Nessuno è uscito in mare e la protesta è ad oltranza.
“In questo momento – conferma Rosario Cosentino, rappresentante dei pescatori licatesi – oltre il 70 per cento delle barche da pesca siciliane sono ferme. Insieme a noi scioperano i colleghi di Porto Palo, Scoglitti, Sciacca, Catania, Siracusa e Trapani, ma la protesta si sta allargando a macchia d’olio. Vogliamo far capire a chi ci governa che in queste condizioni, non siamo più in grado di andare avanti. Ci fermiamo a tempo indeterminato”.
Già oggi i pescatori licatesi si confronteranno con le altre marinerie per concordare azioni di protesta comuni.
