Giuseppe Alaimo: “Lo stop alle processioni danneggia l’economia di Licata e l’emergenza rifiuti no?”

Giuseppe Alaimo, virologo licatese e primario del reparto di Medicina Generale del San Giacomo d’Altopasso, interviene sulle polemiche che hanno caratterizzato, in città, lo stop alle processioni della Settimana Santa a causa del Covid 19 e sull’emergenza rifiuti che si è registrata ieri.

“Per tutta questa Settimana Santa ho sentito e letto – scrive Alaimo in una nota – numerosi commenti sulle mancate processioni. Commenti di persone comuni, ma soprattutto commenti di persone che rivestono o hanno rivestito cariche istituzionali. Commenti di persone che comunque hanno un ruolo sociale nella nostra città che hanno liberamente e democraticamente espresso la loro opinione sul fatto che le processioni oltre che rappresentare per la città una delle più grandi espressioni di pietà popolare, avrebbero rappresentato un importante input per un minimo risveglio economico”.

“Dispiace di contro – aggiunge il medico – non avere sentito o letto nessuno di loro lamentarsi per la pessima situazione igienica in cui versa la città. Cumuli di rifiuti nelle zone dove non è ancora partita la tanto agognata differenziata e dove ancora ci sono cassonetti. Ma cumuli di rifiuti anche nelle zone dove non vi sono più cassonetti e dove si dovrebbe fare solo differenziata. Non entro nel merito delle responsabilità perché non mi compete, ma voglio sottolineare che se le mancate processioni per alcuni hanno rappresentato un danno economico per la città, sicuramente la situazione igienica non rappresenta di certo un volano per una ripresa economica di una città a vocazione turistica solo sulla carta”.

“E mi sarebbe piaciuto leggere – conclude Giuseppe Alaimo – dalle medesime persone commenti pieni della stessa enfasi per la situazione in cui versa la città. Dietrologia, tanta dietrologia oltre che strumentalizzazione di situazioni che creano solo divisioni invece di unire tutti nel perseguire un unico obiettivo”.