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Caro gasolio, c’è l’intesa tra Governo e autotrasportatori: stop ai blocchi delle strade
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Redazione
C’è l’intesa tra Governo ed associazioni di autotrasportatori sul caro gasolio, perciò il fermo nazionale dei camion è scongiurato.
“E’ stato firmato al Mims il Protocollo d’Intesa – annuncia Salvatore Bella, responsabile regionale del Fai Sicilia – con le associazioni di categoria sulla base delle norme proposte per il settore nel Decreto Energia domani in Consiglio dei Ministri. Impegno della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto”.
“Un pacchetto economico per garantire – scrivono gli autotrasportatori -ulteriore respiro all’autotrasporto dopo gli 80 milioni già previsti nel primo Decreto Energia e un affinamento delle regole nel rapporto tra autotrasporto e committenza grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto oggi al termine del Tavolo convocato al Mims e presieduto dalla Viceministra Teresa Bellanova.
Per il vice ministro si tratta di “un risultato “importante”, frutto di un confronto serrato e continuo in queste settimane con l’intero settore, autotrasportatori e committenza. Innanzitutto la proposta di un pacchetto di norme: risorse, norme ed emendamenti che andranno a comporre le misure ad hoc per l’autotrasporto nel Decreto domani in Consiglio dei Ministri e che potranno essere oggetto anche di ulteriori misure. Quindi la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che voglio considerare un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero. Con l’impegno da parte della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e a garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni”.
Ecco i punti dell’accordo.
“Nel pacchetto norme economiche, si prevede – annunciano gli autotrasportatori – un aumento del bonus accise; l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 per Marebonus e Ferrobonus per complessivi ulteriori 212milioni 500mila; l’incremento dello sconto pedaggi e spese non documentate con ulteriori 20 milioni a disposizione; l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti. Quanto all’intesa sottoscritta, altri punti qualificanti sono: i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori; la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci; le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020; l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo”.
“Il protocollo conferma inoltre – aggiungono le organizzazioni di categoria – la velocizzazione, con la firma di entrambi i Ministeri interessati, Mims e Mef, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le Associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti; l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti; l’esonero anche quest’anno del contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti alle imprese del settore”.
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