Storie
A Licata il tonno per la Quaresima, si mangiava (probabilmente coi muffuletti) già nel 1592
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Scritto da
Angelo Augusto
Già nel 1592, quindi ben 425 anni fa, a Licata si mangiava il tonno sott’olio (immaginiamo anche allora per condire i muffuletti) il Venerdì Santo e, comunque, nei giorni di Quaresima.
Lo ha scoperto Angelo Mazzerbo presso il Fondo librario antico, “costola” della biblioteca comunale “Luigi Vitali”.
Tra i mandati di pagamento del Comune, del 20 aprile 1592, uno datato 20 aprile dice che sono state “pagate all’Abbazia di San Bernardo, onze 1 come elemosina per l’acquisto di tonnina (tonno sott’olio) per la Santa Quaresima”. Ma le curiosità, relative alla Pasqua di quell’anno, scoperte da Mazzerbo “spulciando” nei libri del Fondo Antico, sono anche altre. Per esempio, il 10 aprile del 1592 venivano “pagate complessivamente onze 4 e tarì 6 per l’acquisto di cera per il Santo Sepolcro allestito nelle principali chiese, conventi e confraternite della città”. Il 20 aprile del 1592, invece, il Comune paga “onze 4 all'”Hospitale” del Monte di Pietà come elemosina che la città distribuisce ai poveri per la festa della Resurrezione”.
Infine, il 27 aprile dello stesso anno, al Comune c’è un mandato di pagamento “alla Confraternita del Santissimo Sacramento della Chiesa Madre, per onze 6 per cera e olio e tarì 18 per la polvere da sparo utilizzata dai “maschi” (torri più alte dei castelli) per festeggiare la Pasqua di Resurrezione”. Dunque, da 425 anni fa ad oggi, molto è cambiato, ma le tradizioni della Pasqua restano immutate.