“L’Immacolata Concezione. Ipotesi di un nuovo messaggio teologico a Lourdes”. Il nuovo libro di Vincenzo Scuderi

Si intitola “L’Immacolata Concezione. Ipotesi di un nuovo messaggio teologico a Lourdes”, il nuovo libro dell’autore licatese Vincenzo Scuderi.

“Dopo secoli di approfondimenti teologici, Papa Pio IX fa preparare – si legge in una nota – la bozza dell’enciclica che, dopo otto redazioni, viene promulgata l’8 dicembre 1854 col nome “Ineffabilis Deus”, proclamando il dogma di fede di Maria Immacolata, la madre di Dio, esente dal peccato originale. Un libro, un viaggio ideale, dello spirito, alla ricerca di cosa? L’autore sente la necessità di mettersi in cammino. Di certo, nell’ambito della propria fede cristiana, in particolare in quello che conduce a Maria, madre di Dio”.

“Si è interrogato – si legge ancora nel documento – alla stregua dell’uomo comune, sul ruolo della Vergine nel mondo e nell’universo cristiano; capirne la collocazione nella mente, nel concetto di Dio sulla base di quanto ella ha detto nelle apparizioni a Lourdes nel 1858. In particolare, ha voluto focalizzare la frase che lo ha più di tutte colpito, quella pronunciata in una delle apparizioni a Bernadette: “Io sono l’immacolata Concezione”. Ne dà una sua possibile interpretazione, una spiegazione personale “inglobante, includente”, di là di quanto è già stato detto e scritto, tenuto in debito conto del dogma già promulgato da Papa Pio IX nel 1854.

Razionalità e irrazionalità, verità indiscussa ed eresia, credenza e miscredenza, fede e ateismo. Il tutto visto in chiave cristiana in cui Maria riveste, in tale contesto, il ruolo essenziale voluto, riconosciuto, così concepito da Dio Uno e Trino, in attuazione del mistero di salvezza del figlio Gesù, vero Dio vero uomo”.

“Alla fine di questo volume, se mi si chiede – scrive Scuderi – perché l’ho scritto? Rispondo, non lo so. Se mi si chiede come ho fatto? Rispondo non lo so! Se mi si chiede per quale finalità? Dico non lo so. A chi è destinato? Non lo so. Perché leggerlo? Non lo so. Se mi si domanda il significato? Affermo ancora, non lo so… non lo so… non lo so. Io non so nulla.  Non comprendo nulla. Sono e mi reputo soltanto un ignorante completo e indegno. Di ciò soltanto ne sono certo”.