Cronaca
Strage di Licata, lettera dei parroci: “Riaffiora il dramma di caino, specchio di una società malata”
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Scritto da
Angelo Augusto
I parroci di Licata prendono posizione sulla strage di ieri.
In dieci hanno firmato un documento nel quale rilevano che “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto, e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le sofferenze dei discepoli di Cristo» (Gaudium et spes, 1)”.
“La Comunità ecclesiale di Licata con i suoi parroci prende atto con profonda costernazione – aggiungono i sacerdoti – della strage avvenuta a Licata in cui hanno perso la vita cinque persone: tra queste, due piccoli innocenti. Riaffiora il dramma di Caino, specchio di una società malata e confusa che cerca “il profitto” calpestando il diritto alla vita”.
“Come Comunità ecclesiale – aggiungono i parroci – non possiamo tacere; abbiamo il dovere di annunciare il Vangelo della misericordia, del perdono, del rispetto per la vita, dal suo nascere al suo naturale compimento, di affermare, soprattutto, il primato dell’essere sull’avere. A nome di tutte le comunità parrocchiali di Licata, esprimiamo il nostro profondo cordoglio ed affidiamo al Dio della misericordia e dell’amore questi nostri fratelli e sorelle che, oggi, hanno tragicamente concluso la loro vita terrena, assicurando la nostra preghiera e vicinanza a quanti sono stati colpiti dal grave e pesante lutto”.
A firmare la lettera sono stati: don Pino Agozzino, don Tommaso Pace, don Salvatore Licata, don Leopoldo Argento, don Gaetano Vizzi, don Stefano Principato, don Salvatore Cardella, don Angelo Fraccica, don Francesco Burgio e don Giovanni Scordino.