Politica
Un mese fa la strage di Ravanusa, lettera del sindaco a Draghi: “Ringraziamo l’Italia intera”
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Scritto da
Angelo Augusto
E’ trascorso un mese dalla strage di via Trilussa, a Ravanusa, dove morirono 9 persone, 10 se si considera il piccolo Samuele che era nel grembo materno e sarebbe nato da lì a poco.
Oggi il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, con il quale suo tramite ringrazia tutti coloro i quali si sono adoperati per sostenere i ravanusani. D’Angelo, al tempo stesso, invia Draghi ad “assumere tutti quei provvedimenti utili a trasformare le nostre speranze e le nostre aspettative in fatti concreti”.
Di seguito pubblichiamo, integralmente, la lettere del sindaco di Ravanusa.
“Signor Presidente,
oggi ricorre il trigesimo della morte dei miei concittadini coinvolti nel crollo e nella tragedia dell’11 dicembre 2021. Desidero rinnovare la stima ed il più grande sentimento di ringraziamento per l’impegno profuso dal Suo Governo, per il tempestivo aiuto nelle ore immediatamente successive al crollo e per la vicinanza delle Istituzioni testimoniata, tra l’altro, dall’intervento del Capo della Protezione Civile, ing. Fabrizio Curcio, nel luogo della deflagrazione, e dalla presenza del signor Ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Prof. Enrico Giovannini, ai funerali delle vittime. Questa vicenda ha segnato per sempre la storia di Ravanusa e suscitato grande emozione e solidarietà in tutto il Paese. Mi permetta, Signor Presidente, di ringraziare, con il cuore gonfio di emozione, l’Arma dei Carabinieri ed il Corpo dei Vigili del Fuoco per l’impegno, il coraggio, la temerarietà, la dedizione e lo spirito di servizio mostrati nella ricerca dei dispersi. Di ringraziare, ancora, la Protezione Civile, S.E. il Prefetto di Agrigento, il Sig. Questore con la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Polizia Locale, i Sindaci, il personale medico, gli infermieri, gli psicologi, e tutte quelle persone che hanno prestato un immediato soccorso e che hanno dato lustro ad una intera nazione. Adesso è il tempo di pensare a restituire ai miei concittadini, provati da questi eventi, la serenità e la forza di andare avanti. In primis la dignità di potere avere una casa dove vivere e crescere i loro figli. Il ricordo del Capo dello Stato della tragedia di Ravanusa, nel suo ultimo discorso di fine anno, ha commosso l’intera comunità, ma, allo stesso tempo, ha lasciato un segno tangibile di speranza a tutti noi e, in particolare, ai giovani. Sono certo, signor Presidente, che il Suo Governo darà ulteriore prova di sensibilità e di concretezza ed assumerà tutti quei provvedimenti utili a trasformare le nostre speranze e le nostre aspettative in fatti concreti”.