La statale 626, chiusa dal 7 luglio del 2014, sarà riaperta prima della fine dell’estate. A precisarlo è stata Anas Sicilia. Dunque i licatesi, ma anche tutti i residenti nell’hinterland, entro la stagione estiva avranno la possibilità di tornare ad usare un’arteria fondamentale per la viabilità di questa parte del territorio dell’agrigentino e per parte del nisseno.
C’è da ricordare, infatti, che da quando il viadotto Petrulla è crollato, l’unica strada che collega Licata con Campobello di Licata, Ravanusa e Canicattì, ma anche con alcuni centri del nisseno, è la vecchia arteria che passa dalla contrada Sant’Oliva e che poi, grazie ad una serie di tornanti, si inerpica fino a raggiungere la zona collinare. Strada che, per carità, presenta notevoli suggestioni e viste panoramiche mozzafiato, ma che allunga di molto i tempi di percorrenza tra le città collegate. Tra l’altro l’arteria, dove l’Anas è intervenuta dopo il crollo del viadotto Petrulla per adeguarla al transito quotidiano di molte centinaia di auto e mezzi pesanti, dopo tre anni di uso mostra i segni dell’usura.
In ogni caso i disagi dei licatesi dovrebbero terminare prima della fine dell’estate.