Storie
Il giornalista e docente universitario Giuseppe Sicari, dona i suoi libri alla biblioteca di Licata
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Scritto da
Angelo Augusto
Se non avete ancora letto i libri di Giuseppe Sicari, noto giornalista e docente universitario, affrettatevi a farlo. Non solo sono scritti benissimo, ma ricostruiscono in maniera mirabile la storia dell’Ebraismo in Sicilia e dell’importante comunità Ebraica di Licata che abitava la Marina fino al 1492, anno in cui i regnanti di Spagna emisero un editto con il quale obbligavano gli ebrei a convertirsi al cattolicesimo o a lasciare la Sicilia. In molti lasciarono l’isola per riparare altrove.
Ora Giuseppe Sicari ha deciso di donare molti dei suoi volumi alla biblioteca comunale “Luigi Vitali” di Licata, libri che andranno ad arricchire la donazione precedente di Sicari.
“La donazione fa seguito – scrive il Comune – alla precedente, composta da testi antichi in copia sull’ebraismo e sulla storia della Sicilia custoditi oggi al Fondo Librario Antico di Licata”.
La scelta di Giuseppe Sicari è stata resa nota dal sindaco Pino Galanti e dall’assessore alla Cultura Violetta Callea.
“Il sindaco Galanti e l’intera Amministrazione comunale – è il commento di Callea – sono lieti e onorati di ricevere e custodire i volumi donati dal professore Sicari, stimato giornalista e docente universitario, autore di pubblicazioni riguardanti l’ebraismo in Sicilia e la presenza della comunità ebraica nella nostra Città. I volumi donati andranno ad ampliare la sezione dedicata al noto giornalista all’interno della Biblioteca Comunale, arricchendo ulteriormente il vasto patrimonio culturale che il Comune mette a disposizione degli studiosi e dell’intera collettività”. “Giuseppe Sicari, giornalista professionista e docente universitario, ha collaborato – scrive il Comune – con diverse testate giornalistiche tra le quali: Avvenire, Giornale di Sicilia, Corriere di Sicilia, Espresso Sera, Gazzetta del Popolo, Corriere del Giorno, Eco di Bergamo. Titolare dell’insegnamento “Linguaggi audiovisivi” al corso di Laurea in “Scienze della Comunicazione” presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Tuscia, la sua attività si è sviluppata soprattutto alla RAI, dove ha lavorato per 35 anni dapprima nel settore culturale e poi al TG 1 ricoprendo gli incarichi di Caposervizio all’economico ed al politico, di Vicecaporedattore ed infine di Caporedattore cultura e spettacoli. Ha curato per anni le rubriche televisive “Primissima” e “Prisma” e i notiziari televisivi della RAI destinati agli italiani all’estero e diffusi dalla TSI, dalla ZDF, dalla WDR, dalla RTB e dalla RTL. Ha seguito, come inviato sul campo, eventi culturali internazionali, viaggi del Presidente della Repubblica e del Pontefice. Tra le sue pubblicazioni: Il Santo marrano (2010); La Kippà di Esculapio (2012); Le isole vagabonde (2013); La barca del sale (2018); Malanova, Morbu e botta di sangu (2020). Fra i riconoscimenti ottenuti: il premio “Campidoglio, Personalità europee della cultura”, il Premio giornalistico Scanno, il Città di Taranto, il Dino Del Bo, l’Efebo d’oro e il Città di Monreale. Nel 2019 gli è stata conferita la Cittadinanza Onoraria della Città di Licata”.