Politica
Ospedale di Licata, Tardino ed il PD: “Intervenire subito per scongiurare la chiusura”
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Scritto da
Angelo Augusto
La politica si interroga sulle gravissime condizioni in cui versa l’ospedale di Licata, dove la chiusura è dietro l’angolo a causa della carenza di medici e infermieri.
“Ho già da tempo manifestato privatamente – scrive l’eurodeputata licatese della Lega Annalisa Tardino – il mio impegno e la volontà di mettermi a disposizione per risolvere una situazione, quella dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, la cui deriva sembra essere irreversibile. Sebbene la problematica non rientri direttamente nelle mie competenze istituzionali, ho già avuto modo di anticipare all’assessore Razza che gli sottoporremo un documento sullo stato in cui versa il nostro nosocomio, con precise richieste, con l’auspicio che possano essere in tutto o in parte soddisfatte per come promesso. Ma attendiamo da tempo un dossier dal sindaco, così da poterci presentare in Assessorato carte alla mano”.
“L’affetto e l’amore che mi legano alla comunità licatese – aggiunge Tardino – mi porta comunque a voler dare un contributo. Ritengo che il primo passo da compiere rapidamente sia quello di attivarsi per mettere in atto fin da subito le contromisure necessarie, sotto forma di provvedimenti urgenti, per trovare intanto le soluzioni più immediate per ridare serenità al personale che opera in ospedale e per non compromettere il diritto alla salute della cittadinanza che è concretamente a rischio viste le attuali condizioni. E’ il momento di consentire all’Assessorato di avere notizie certe sullo stato del nosocomio licatese. Invito tutte le forze politiche presenti in città a lasciar da parte ideologie e rancori e collaborare. Non è più tempo per tergiversare ma serve agire con urgenza”.
Sulla questione prende posizione anche il PD di Licata, col segretario di circolo Decimo Agnello.
“In questi anni – scrive il PD – abbiamo lanciato più volte un grido di allarme raccolto dall’onorevole Catanzaro e dall’onorevole Fava che si sono fatti portavoce delle nostre richieste di attenzione sulle condizioni dell’Ospedale di Licata con interrogazione parlamentari (luglio 2020, agosto 2021). Per il resto abbiamo subito insieme ai cittadini gli annunci da parte del sindaco su nuove assunzioni per il nostro ospedale, che sono state regolarmente disattese, e alla querelle tra l’onorevole Pullara e il dottor Zappia, direttore generale dell’ASP di Agrigento, che oggi assume toni decisamente drammatici. In mezzo, le richieste – aggiunge il PD – degli operatori e dei medici stremati da condizioni di lavoro disumane, che non sono più straordinarie, e soprattutto le richieste dei cittadini costretti a trattamenti che non riconoscono la dignità di essere umano”.
“Alcune cose – aggiunge il Partito Democratico – sono poco chiare e non passano inosservate:
1) il sindaco che più volte si è lasciato andare a facili proclami, che quindi dovrebbe essere il più indignato di tutti, assume oggi un atteggiamento di serena rassegnazione anziché mettersi alla testa di pubbliche manifestazioni verso chi non ha mantenuto le promesse. Spieghi ai cittadini per quale motivo accetta supinamente l’atteggiamento penalizzante dell’ASP nei confronti della città di Licata? (vedi anche la mancata apertura dello Hub vaccinale in via Panepinto); la nuova adesione a Forza Italia avrà modificato le priorità d’azione?
2) l’onorevole Pullara, vicepresidente della commissione Sanità alla Regione, rappresentante di spicco della maggioranza che appoggia il governo Musumeci, ha assunto un ruolo di contrapposizione polemica nei confronti del direttore generale dell’ASP, Zappia, come se fosse un deputato dell’opposizione. Questo atteggiamento non sfugge ai cittadini che si sentono presi in giro.
Oggi bisogna remare tutti dalla stessa parte se si vuole realmente salvare l’ospedale San Giacomo d’Altopasso dalla chiusura, pertanto reiteriamo con forza la richiesta all’Assessore alla Salute Ruggero Razza che vengano garantiti anche all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata i LEA (livelli essenziali di assistenza) colmando celermente la carenza di personale, considerato anche l’incremento della popolazione legata alla stagione estiva. Auspichiamo che il problema venga attenzionato in modo da essere risolto in maniera definitiva, quindi attraverso l’istituzione di concorsi a tempo indeterminato che garantiscano le professionalità previste nelle piante organiche”.
“Non vorremmo – conclude Agnello – che a pagare il conto dei litigi capricciosi tra Galanti e Pullara o, all’interno della maggioranza di governo, tra Pullara e il Zappia siano i cittadini di Licata”.