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Carmelo Pullara

Politica

Kermesse di Musumeci per illustrare i risultati ottenuti, Carmelo Pullara: “Io non ci sarò”

“L’ipocrisia non ha mai fatto parte del mio modo di essere, forse per questo non sono adatto a fare politica, o forse il modo di fare politica deve cambiare. A differenza di quanti accampano scuse rispetto all’assenza alla kermesse, che si sta tenendo in queste ore, organizzata dal presidente Musumeci per raccontare i tre anni del suo governo, io non mi nascondo dietro a scuse, ho il coraggio delle mie azioni: ho deciso di non andare”.

Arem Ricambi

Lo il deputato regionale Carmelo Pullara, presidente e segretario organizzativo di Onda Movimento Popolare Regionalista.

“Alla fine della tormentata approvazione della finanziaria – argomenta Pullara – avevo invitato il governatore a un cambio di passo, semplificando avevo chiesto di passare dall’IO al NOI. Purtroppo, il governatore è rimasto all’IO attorniato dal proprio cerchio magico fatto di nominati e pochissimi eletti, già questo a significare quanta distanza ci sia con la gente. A rendere più evidente, che non è una mia visione isolata, ma che certamente tra i pochissimi a dirlo con chiarezza, saranno le tante assenze di oggi che evidenziano  l’incapacità  di fare da collante del presidente della Regione Musumeci, forse più interessato a salvaguardare e rafforzare posizioni politiche/elettorali del proprio partito, che non equivale a un risultato elettorale diversamente non ci sarebbe mai un cambio di governo, piuttosto che dedicarsi alla compattezza ed unione della coalizione che lo ha sostenuto e portato ad essere il Presidente della Regione. Cosa che sembra essersi dimenticato dal giorno dopo l’insediamento”.

“Ecco il limite – aggiunge Pullara – alla ricandidatura dello stesso Musumeci, oltre ai modesti risultati raggiunti. Infatti, essendo stato assiduamente presente ed impegnato, so bene in questi tre anni e mezzo cosa ha fatto o meglio cosa avrebbe dovuto fare questo governo. Viste le numerose assenze di oggi mi chiedo il presidente alla luce della dichiarazione  “chi non è d’accordo con la mia ricandidatura sarebbe già uscito dal governo” cosa farà? Ovvero farà la stessa fine dell’impegno assunto in campagna elettorale quando sbandierava di voler fare un solo mandato? Non vorrei che il presidente abbia l’atteggiamento di forte con i deboli e debole con i forti, quando ho investito su di lui altre erano le premesse”.

“C’è ancora un po’ di tempo, – conclude il deputato regionale – non molto in verità, per un cambio di passo, purchè il presidente colga questi segnali non come una sfida ma come un modo per portare ad una riflessione”.

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