Politica
Direttori generali dell’Asp, Pullara: “Il Governo della Regione verificherà il loro operato”
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Scritto da
Angelo Augusto
“Importante risoluzione approvata all’unanimità in Commissione Sanità all’ARS. Obbliga il governo alla verifica dell’operato dei direttori generali o commissari delle aziende sanitarie nonché all’avvio delle procedure per la nomina dei direttori generali nell’aziende commissariate”.
Lo annuncia Carmelo Pullara, vice presidente della Commissione Sanità all’Ars.
“Durante la seduta di ieri in Commissione Sanità, è stata approvata all’unanimità – scrive Pullara – una risoluzione che impegna il Governo ad effettuare entro il 30 giugno p.v. la verifica e il monitoraggio dei Direttori Generali e Commissari delle Aziende Sanitarie della Regione, nonché a superare, ove esistente, il regime Commissariale con l’avvio delle procedure per la nomina dei Direttori Generali. Il contratto prevede la verifica da parte dell’Assessorato alla Salute al termine dei due anni dall’inizio dell’incarico per ciascun Dirigente Generale dell’Azienda sanitaria. Data la situazione emergenziale e pandemica che stiamo vivendo, nonché le lamentele provenienti dai cittadini per quanto riguarda l’inefficienza e i disservizi presso le Aziende Sanitarie, si è ritenuto intervenire, vista l’inerzia del governo, al fine di avviare i dovuti accertamenti, accertare ipotesi di mala gestione e di conseguenza le responsabilità . Inoltre si è ritenuto dover chiedere di fare uscire dal precariato le aziende commissariate, per due ordini di motivi. Il primo per consentire la programmazione, il secondo per liberare dal volere politico i commissari non protetti da un contratto almeno triennale”.
“La politica è incaricata di scegliere – conclude Pullara – le strutture di vertice del sistema sanitario regionale, conseguentemente, sarà responsabile di mancate o ritardate rimozioni delle predette figure apicali nei casi di palese incapacità di gestione delle stesse. Siamo stati eletti per risolvere i problemi dei cittadini, non per lasciarli non risolti, o addirittura moltiplicarli”.