Attualità
Cerimonia nella villa “Livatino”, Lions Club e Comune ricordano Giovanni Falcone
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Scritto da
Angelo Augusto
Oggi si ricorda la strage di Capaci, in cui vennero assassinati il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Il Lions Club di Licata e l’amministrazione comunale, hanno dato vita ad un’iniziativa nella villa del Villaggio dei Fiori intitolata ad un altro martire della legalità: il giudice neo beato Rosario Livatino.
Il Lions Club ha donato alla città, sistemandola nella villa, una panchina. Ha messo a dimora, inoltre, un albero di ulivo ed un carrubo.
Per il Comune hanno partecipato alla cerimonia il sindaco Giuseppe Galanti, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Russotto, il vice sindaco Antonio Montana e l’assessore ai Beni Culturali Violetta Callea. C’erano rappresentanti della Polizia di Stato, della Polizia Municipale, del gruppo Agesci Licata 3 e Carmelina Di Rosa, referente per la legalità dell’istituto comprensivo “Guglielmo Marconi”.
“Oggi è un giorno importante – è il commento del sindaco Pino Galanti – perché ricordiamo chi ha dato la vita per la legalità, per noi tutti. Il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie, degli agenti della scorta, ci insegna che dobbiamo essere noi a segnalare le connivenze, a denunciare illegalità e soprusi. Non dobbiamo mai voltarci dall’altra parte, lo dobbiamo a chi ha sacrificato il bene più grande per difendere l’interesse collettivo”.
“Il dono della panchina – dice Angela Licitra, presidente del Lions Club – per noi è un simbolo. Ci vestiamo di legalità e lo facciamo anche con il dono degli alberi di ulivo e carrubo che rappresentano la voglia dei siciliani di opporsi all’illegalità. Siamo convinti che la panchina e gli alberi possano essere proposito di buona legalità, di buona vita, di buon servizio”.