Politica
Lunedì 17 riaprono i ristoranti anche in Sicilia. Picarella: “Le regole sono ancora poco chiare”
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Scritto da
Angelo Augusto
Ormai ci sono pochi dubbi: lunedì prossimo, 17 maggio, anche la Sicilia diventerà zona gialla ed i ristoranti potranno riaprire.
Ma come riapriranno? Fino a che ora sarà possibile cenare? Solo fuori dal locale?
A chiederselo è anche Francesco Picarella, assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo del Comune di Agrigento e rappresentante di Confcommercio Sicilia.
“Da lunedì 17 – osserva Picarella – con molta probabilità la Sicilia torna in zona gialla, con nuove regole per bar e ristoranti, aperti a pranzo e a cena purché all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. Cosa si intende per spazio “all’aperto”? Al momento né le FAQ ufficiali pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio, né la circolare del Ministero dell’Interno del 24 aprile, affrontano tale aspetto”.
“Alcune Regioni, tuttavia, hanno cominciato – aggiunge Muscarella – a fornire proprie indicazioni. Il Veneto ha fornito la seguente nozione di esercizio all’aperto: “oltre a quello su area senza alcuna copertura, anche lo spazio con soffitto fisso (es. muratura, legno, ecc.) ma con almeno tre lati completamente aperti, salvo l’ingombro dei sostegni senza funzione di chiusura laterale; in caso di pareti laterali costituite da finestroni scorrevoli e sovrapponibili, deve rimanere aperto almeno il 50% della superficie delle pareti laterali dei tre lati finestrati; i dehors e le altre strutture con chiusure laterali in plastica amovibili e/o pieghevoli devono essere totalmente aperti”.
“Anche la Regione Marche – commenta – ha dichiarato di ritenere che: “l’attività all’aperto possa essere svolta anche sotto portici, tettoie e coperture, verande, loggiati, balconate, dehors o mediante utilizzo di ombrelloni o similari, almeno aperti su tre lati. Se la veranda o portico utilizzata è circondata da vetrate scorrevoli, queste devono necessariamente essere sempre aperte almeno su tre lati”. Questa linea è stata sposata anche da alcune Prefetture mentre, al momento, solo la Prefettura di Torino ha dichiarato di ritenere assimilabili agli spazi all’aperto anche i dehors che siano aperti (pareti rimovibili e/o scorrevoli) almeno su due lati, consentendo in tal modo una continua aerazione naturale e non forzata come all’interno dei locali”.
“Ancora in Sicilia – conclude Francesco Picarella – non è stata diramata nessuna circolare esplicativa, cercheremo un confronto le autorità di controllo localmente competenti”.