“Sebbene tanta gente me lo chieda a gran voce, non nego che il peso, enorme, della responsabilità di dover in prima linea contribuire a far risollevare le sorti di questo mio, nostro amato paese, non riesce a farmi fare sonni sereni”.
A dirlo, ribadendo l’intenzione di “accettare la sfida”, è il docente Domizio Mineo, il primo candidato a sindaco di Palma di Montechiaro per il dopo Pasquale Amato.
“L’assenza di decoro urbano e di cura delle arterie viarie, l’insopportabile pressione tributaria alla quale non corrispondono servizi adeguati, l’investimento di ingenti risorse finanziarie in appalti di discutibile economicità per i cittadini, l’incapacità di attirare flussi turistici diversi dai soliti pellegrini “mordi e fuggi” e l’inadeguata progettazione di interventi infrastrutturali non hanno fatto altro che acuire il fenomeno migratorio dei nostri giovani, lo svuotamento del paese e la crisi di gran parte delle attività produttive, artigianali e commerciali di Palma. Il quadro – aggiunge Mineo – è tragico e terribile, ma non ci si può arrendere, ne possiamo più delegare chi, negli ultimi trent’anni, ha contribuito, sebbene Palma abbia le potenzialità per ergersi in molti campi su tante comunità siciliane, a farci sprofondare in coda a tutte”.
Mineo interviene anche sulle demolizioni di case abusive a Palma di Montechiaro, ormai alle porte.
“Spero vivamente – rileva il candidato a sindaco – che non sia troppo tardi: i tempi sono ristretti, ma non possiamo più, con i soliti girotondi politici di chi non si è mai veramente interessato a risolvere il problema, rimanere con le mani in mano attendendo le ruspe che il commissario La Mattina, per mandato e per ottemperanza a quanto dalla giustizia intimato, dovrà far intervenire, probabilmente, prima della scadenza del suo mandato. Bisogna scendere in campo e lo farò personalmente, senza tatticismi e mettendoci per primo la faccia, invitando la giunta regionale a varare un provvedimento d’urgenza per l’istituzione di linee guida inerenti le misure alternative alle demolizioni ed avviare una sorta di “sanatoria sociale per l’intera Sicilia” dei manufatti abusivi che dovrebbero essere abbattuti, ma sui quali l’attività di demolizione è sospesa da anni per mancanza di fondi pubblici, per l’impossibilità di essere eseguita in danno ai proprietari o per assenza di alloggi da assegnare a chi dovesse perdere con le demolizioni l’immobile ove generalmente dimora”.
“Nella prossima settimana andrò a Palermo a parlare personalmente con il presidente Crocetta per proporre, seguendo le orme della Regione Campania che si sta già muovendo in tal direzione, un modello di “sanatoria sociale” – conclude Domizio Mineo – per la Sicilia, per dare speranza a Palma, per salvare il nostro patrimonio immobiliare ed attraverso esso rilanciare, così come è nel mio programma elettorale, lo sviluppo economico e la cura del territorio di Palma”.
(Foto Domizio Mineo Fb)