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Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza: “Stato presente, i cittadini collaborino”

“Il prefetto, nel sottolineare la potenzialità delle risorse offerte dal territorio licatese ricco di attrattive paesaggistiche e caratterizzato da bellissime spiagge, ha, tuttavia, espresso viva preoccupazione per le condizioni del tessuto sociale che sembra non avere gli anticorpi per reagire alle situazioni di degrado ed illegalità diffusa”.

Lo scrive la Prefettura di Agrigento in una nota che illustra i contenuti della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito stamani nell’aula consiliare del Comune di Licata. La riunione è stata convocata dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che ha accolto la richiesta del sindaco Pino Galanti.

“La riunione si è resa necessaria – scrive la Prefettura – per fare il punto sulla situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica a Licata, Comune interessato recentemente da fatti di criminalità particolarmente allarmanti anche nei confronti  delle fasce più vulnerabili della popolazione, come dimostra l’aggressione ai danni di soggetti diversamente abili. Alla riunione, che si è tenuta alla presenza del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale, sono intervenuti, oltre ai rappresentanti provinciali delle Forze di Polizia, Questore, Comandante provinciale dei Carabinieri, Comandante provinciale della Guardia di Finanza, anche il Comandante della Polizia provinciale in rappresentanza del Libero Consorzio dei Comuni, il Cardinale Francesco Montenegro ed il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale”.

“Nel corso dell’incontro, finalizzato a rendere partecipe il Sindaco dei servizi di controllo del territorio che sono stati predisposti e che saranno ulteriormente implementati anche con l’apporto del personale dell’Esercito Italiano impegnato nell’Operazione “Strade Sicure”, il Prefetto, nel sottolineare la potenzialità delle risorse offerte dal territorio licatese ricco di attrattive paesaggistiche e caratterizzato da bellissime spiagge, ha, tuttavia, espresso viva preoccupazione per le condizioni del tessuto sociale che sembra non avere gli anticorpi per reagire alle situazioni di degrado ed illegalità diffusa. Ha sottolineato che è forte la presenza dello Stato che a Licata c’è e lavora anche sotto traccia, ma occorre recuperare una collaborazione con la società civile e con gli enti intermedi che devono farsi portatori di “valori” positivi  per il bene della città”.

“Da tutti i partecipanti – si legge ancora nel documento – è stata condivisa l’importanza del rispetto delle fragilità sociali che meritano attenzione e che deve costituire una leva di crescita di una comunità locale e la necessità di affrontare i fenomeni di disagio sociale con tutte le componenti della società e delle Istituzioni quali la Scuola e la Chiesa e coinvolgendo il mondo del  volontariato. Il Sindaco, dal canto suo, ha assicurato la piena collaborazione del Comune nelle iniziative che si intraprenderanno per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini.

Al termine dell’incontro, è stato concordato di lavorare alla sottoscrizione di un documento pattizio, una sorta di Patto per “Licata Sicura”, come già avvenuto in altre città, che potrà consentire una maggiore collaborazione tra la Polizia Locale e le Forze di Polizia, il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, ed il necessario coinvolgimento dei cittadini nella segnalazione di episodi di reato o anche soltanto di degrado sociale ed urbano secondo il modello del cosiddetto “controllo di vicinato”  sperimentato con esiti positivi in altri centri urbani”.

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