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Casi di positività alla “Badia”, il preside: “Abbiamo attivato tutti i protocolli, la scuola non chiude”

Oggi sono risultati positivi i tamponi eseguiti su “un piccolo numero di alunni – scrive il preside Francesco Catalano -” dell’istituto comprensivo “Francesco Giorgio”. E’ lo stesso preside, con una nota pubblicata nel pomeriggio sul sito della scuola, a fare chiarezza sull’accaduto, sgomberando il campo dalla voci insistenti che parlavano della chiusura dell’istituto.

“Il dirigente tiene a informare – scrive Catalano – tutta la comunità scolastica, a chiarimento di una nota fatta recapitare oggi alle sole classi e persone interessate. La scuola è stata informata nella mattinata di oggi della positività di un piccolo numero di alunni. Conseguentemente, come prevedono i protocolli, sono stati trasmessi al DP dell’ASP gli elenchi delle classi e i nominativi dei docenti, al fine di permettere all’ASP di chiamare le famiglie e effettuare i tamponi rapidi. Contemporaneamente, con nota indirizzata alle famiglie (quelle e solo quelle) e ai docenti (quelli e solo quelli), con i destinatari oscurati per tutelare la riservatezza delle persone, sono state date informazioni e istruzioni sui comportamenti da adottare nelle prossime ore, al fine di contenere l’eventuale rischio di contagio”.

Di fatto, come accaduto in precedenza in diverse scuole di Licata, prima di tornare in aula, gli alunni delle classi interessate dai casi di positività, i loro familiari ed i docenti, dovranno sottoporsi a tampone.

“La nota – aggiunge il preside del “Giorgio” – non è stata pubblicata sul sito, né indirizzata tramite registro elettronico a tutti i docenti o a tutte le famiglie, ma solo alle persone interessate. Tutte le istruzioni, anche là dove si legge “tutti gli alunni” o “tutti i docenti”, riguardano esclusivamente le persone interessate, e nessun altro. Da nessuna parte è scritto – o lasciato intendere – che il Plesso Badia (o qualche altro plesso) sarà chiuso. Il dirigente non ha il potere di chiudere la scuola. Tale potere spetta esclusivamente al sindaco, sentita l’autorità sanitaria. Incidentalmente, e per chiudere, si ricorda a chi legge che il procurato allarme è un reato procedibile d’ufficio e che la calunnia è un reato procedibile a seguito di denuncia-querela”.

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