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Cardinale Francesco Montenegro

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Avvicendamenti pastorali, ecco i nuovi parroci che l’arcivescovo ha nominato a Licata

Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo metropolita di Agrigento, ha annunciato gli avvicendamenti pastorali nella Diocesi. Avvicendamenti che riguardano anche Licata, considerato che sono stati nominati nuovi parroci per sostituire chi è stato chiamato a svolgere il proprio servizio altrove o è prossimo alla “pensione”.

Ecco gli avvicendamenti che riguardano Licata: don Tommaso Pace è stato nominato parroco delle chiese San Domenico, Carmine e Sette Spade, e prende il posto di don Tonino Cilia che è stato nominato a Santa Margherita Belice, dove gli sono state affidate le chiese del Santissimo Rosario e di Sant’Antonio Abate.

Don Francesco Burgio è stato nominato parroco della chiesa di Loreto, al posto di padre Angelo Santamaria che, di fatto, va in “pensione”, ma è stato nominato cappellano dell’istituto San Vincenzo De Paoli.

Don Salvatore Cardella è stato nominato coparroco della chiesa di San Gabriele.

Don Stefano Principato è stato nominato vicario parrocchiale della chiesa Madre e di Sant’Agostino.

“Carissimi, il tempo dell’emergenza del coronavirus  ci ha insegnato – è il commento del  cardinale Montenegro – che è necessario tornare all’essenziale, anche per far ripartire la vita delle nostre comunità, offrendo il nostro contributo per il rinnovamento missionario della nostra Chiesa Agrigentina. Con questo spirito, i nuovi parroci e tutti noi viviamo questo momento del cammino, chiedendo che sia sempre viva la speranza per un futuro migliore. Mentre ci prepariamo con gioia a vivere la consacrazione episcopale dell’Arcivescovo Coadiutore don Alessandro, che il Santo Padre Francesco ha voluto designare come mio aiuto e mio successore nella guida di questa santa Chiesa Agrigentina, continuiamo a pregare per lui perché lo Spirito Santo lo ricolmi dei suoi doni e gli dia saggezza, sapienza e santità di vita per ben adempiere il suo ministero e il suo servizio episcopale.  Insieme a lui e ai più stretti collaboratori, abbiamo pensato ad alcuni cambiamenti nella guida delle comunità parrocchiali per questo nuovo anno pastorale”.

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